
A due giornate dalla fine del campionato, la corsa al quarto posto resta apertissima. L’Atalanta ha messo al sicuro la terza piazza battendo la Roma, interrompendo la lunga striscia positiva dei giallorossi in campionato. La squadra di Ranieri, ora a -1 dalla Juventus, deve tornare alla vittoria per restare in corsa per un posto in Champions. All’Olimpico arriva il Milan di Conceição, reduce dal ko in finale di Coppa Italia contro il Bologna. Alla vigilia, Ranieri ha analizzato il momento della squadra in conferenza stampa.
Ranieri: “Vogliamo costruire qualcosa che renda orgogliosi i tifosi”
In conferenza stampa, Claudio Ranieri ha tracciato un bilancio della stagione e uno sguardo al futuro: “Una squadra competitiva per il vertice? Avremo due sessioni di mercato con margini ristretti, dovremo sbagliare il meno possibile. Non sempre vince la più forte, ma chi ha costruito con continuità. Contro l’Atalanta, costruita in nove anni, abbiamo giocato a viso aperto. Noi abbiamo gettato le basi, ora costruiremo qualcosa che renda orgogliosi i tifosi. Lo zoccolo duro e la mentalità contano più di tutto. I mercati offrono sempre tante possibilità”.
Sulla questione arbitrale legata al rigore revocato nella sfida con l’Atalanta: “Resto della mia opinione. Non discuto se fosse rigore o no, ma l’uniformità del protocollo VAR. Per me è stato un chiaro ed evidente errore. Ci sono stati episodi simili anche in Champions, e il VAR non è intervenuto. Voglio solo capire come regolarmi con i miei giocatori. Capisco il presidente che difende i suoi, anch’io farei lo stesso. Poi, in privato, dico ciò che penso”.
L’allenatore: “Obiettivo Europa? Ci tengo perché conosco i sacrifici dei ragazzi”
Claudio Ranieri si prepara a vivere l’ultima panchina all’Olimpico della sua carriera: “500 panchine in Serie A? Sono contento, ma il passato lo guarderò a fine stagione. Da ragazzo, nel settore giovanile della Roma, mi emozionavo solo a guardare i grandi giocare. Mi chiedevo se un giorno ci sarei stato anch’io in campo. Obiettivo Europa? Ci tengo perché conosco il valore del lavoro fatto, i sacrifici dei ragazzi, l’entusiasmo dei tifosi. Poi c’è anche un aspetto economico importante per la società”.
“Soulé si è adattato bene sulla fascia, mentre Saelemaekers aveva trovato grande intesa con Dybala. Senza di lui è cambiato, così ho cercato nuove soluzioni. Ma Alexis è un giocatore importante. Il futuro? Migliorare, senza rivoluzionare”. Infine, un retroscena su Bove: “Lo volevo al Cagliari, ma José mi disse: “No, lo tengo io”. Gli auguro il meglio, è un ragazzo che trasmette subito intelligenza, anche senza conoscerlo di persona”.