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Volley, l’Italia verso gli ottavi: e se contro la Cina fosse meglio perdere?

Battere la Cina e staccare ufficialmente il pass come prima del girone: all’Italia tutto questo non dovrebbe sfuggire dal radar, eppure mai come stavolta nella mente degli azzurri di Fefè De Giorgi potrebbe insinuarsi il “tarlo” di lasciarsi andare a qualche calcolo di classifica. Perché vincere stavolta potrebbe rivelarsi un boomerang in ottica tabellone della fase a eliminazione diretta: tutta colpa di un’assurda regola voluta dalla FIVB, che consente alle nazioni ospitanti (in principio doveva essere la Russia, poi il torneo è stato spostato in fretta e furia in Polonia e Slovenia) di accedere alla griglia degli ottavi come prime due teste di serie, in barba ai risultati ottenuti nella prima fase. Così, se la Polonia non sarebbe comunque uscita dalle prime tre posizioni (e per questo sarà numero 1), la Slovenia s’è ritrovata decisamente avvantaggiata: pur qualificandosi come seconda della pool D verrà accreditata come testa di serie numero 2. Il vantaggio non è di poco conto: negli ottavi gli sloveni affronteranno la terza miglior terza dei 6 gironi della prima fase, quindi nei quarti la settima (cioè la peggior prima) o la decima testa di serie. E chi, come I’Italia, avrebbe giustamente rivendicato una delle prime due posizioni nella griglia degli ottavi rischia ora di ritrovarsi nella parte “sbagliata” di tabellone.
IL DISASTRO DELLA FIVB: PREMIARE CHI NON LO MERITA
Quella con la Cina sarà l’ultima delle 36 gare della prima fase del mondiale, e sarà anche quella che determinerà il seeding definitivo delle 16 qualificate alla fase a eliminazione diretta. Salvo sorprese, all’Italia toccherà in sorte la testa di serie numero 3, a meno che contro gli asiatici non si finisca per lasciare per strada un set (potrebbe approfittarne la Serbia e far scendere gli azzurri alla 4). Qualora invece arrivasse una vittoria per 3-2, allora si rimetterebbe tutto in discussione con Brasile, Francia e una tra Olanda e Iran che potrebbero addirittura finire davanti alla nazionale di De Giorgi, che potrebbe scivolare fuori dalle prime 6 teste di serie e garantirsi quella posizione numero 7 che oggi è forse la più ambita di tutte, perché consentirebbe a chi la occupa di giocare un ottavo comunque alla portata (probabilmente contro la perdente di Olanda e Iran) e poi trovare la Slovenia nei quarti. Con una sconfitta, magari al quinto set, l’Italia avrebbe grosse possibilità di finire alla 7, evitando così poi di dover giocare un quarto di finale durissimo contro una tra Serbia, Brasile e Francia. È evidente, insomma, quanto il regolamento abbia fatto acqua da tutte le parti, perché già parlare di “calcoli” o “biscotti” è una sconfitta. Difficile però che l’Italia finirà per prestarsi ai “giochini”: del resto per tornare sul tetto del mondo dopo 24 anni bisogna comunque battere tutti.
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