Il Napoli non potrà più indossare le maglie con l’effige di Diego Armando Maradona. La sentenza, firmata dal giudice Paolo Andrea Vassallo, è della seconda sezione civile del tribunale di Napoli che ha dato ragione a Jorge Sebastian Baglietto, amministratore giudiziario e tutor degli interessi dei cinque figli eredi dell’ex Pibe de Oro. Al centro del contenzioso c’era l’uso della immagine del campione argentino sulle maglie da gioco utilizzate in occasione della scorsa stagione del Napoli: il club aveva acquisito da Ceci quei diritti con un accordo sottoscritto pochi mesi prima di morire da Maradona con l’imprenditore.
Tuttavia, gli eredi del numero 10 e Baglietto, che chiedevano anche il sequestro dei proventi derivanti da quel contratto per una somma vicina al mezzo milione di euro, hanno ottenuto l’inibitoria per la diffusione e l’utilizzo dell’immagine in ogni sua forma.
Secondo il giudice, il contratto stipulato da Ceci con il club Napoli, pari a circa 23mila euro, è stato “lesivo delle aspettative patrimoniali” che gli eredi hanno in relazione allo sfruttamento dell’immagine di Maradona, “un simbolo planetario del calcio, riconosciuto e riconoscibile in tutto il mondo, il cui valore economico appare di notevole portata, quasi inestimabile”.
La commercializzazione dell’immagine di Diego Armando su 6mila maglie fruttò un ricavo di circa 900mila euro. E il contratto sottoscritto da Maradona nell’agosto 2020 con Ceci riconosceva al licenziante il 50% dei proventi, mai pervenuti agli eredi. I quali, tra l’altro, un mese dopo l’accordo tra lo stesso Ceci e il Napoli sulla commercializzazione dell’immagine del campione così come stilizzata e creata dall’architetto Giuseppe Klain sulle maglie da gioco della prima squadra, notificarono un atto di diffida, ritenendo quell’uso indebito, con rimozione di foto e immagini di Maradona.
Le maglie sono state tutte vendute per cui il giudice ha emesso un’ordinanza inibitoria nei confronti di Ceci alla luce del “suo comportamento abusivo” e lesivo degli interessi degli eredi Maradona, autorizzando un sequestro conservativo di 150mila euro, in via cautelativa.