Il rinnovo di Rafael Leao tiene banco in casa Milan e non è detto che la trattativa possa concludersi con una fumata bianca. L’esterno offensivo portoghese, mattatore nel derby vinto contro l’Inter (doppietta e assist per il momentaneo 2-1 di Giroud), poi espulso contro la Sampdoria e squalificato per il match contro il Napoli, perso dai rossoneri, è in scadenza di contratto nel 2024.
Di tempo ce ne sarebbe ancora prima di preoccuparsi, ma il pressing del Chelsea su Leao sta spingendo il Milan a velocizzare le operazioni di rinnovo, tutt’altro che semplici. Perché oltre all’ingombrante presenza del club inglese, a pesare nel braccio di ferro per il rinnovo è pure la sanzione che il Tribunale di Milano, i Tribunali portoghesi e il Tas hanno comminato al calciatore.
Leao deve allo Sporting Lisbona, sua ex squadra, 19 milioni di euro, che il Lille, altra sua ex squadra anch’essa condannata dai Tribunali, dovrebbe contribuire a versare nelle casse del club lusitano: 9,5 milioni di euro li pagherebbe Leao, altrettanti il Lille. I fatti risalgono al 2018, quando Leao rescisse il contratto con lo Sporting a seguito di un’aggressione subita da parte di alcuni tifosi nel centro sportivo della società.
Leao firmò con il Lille, sanzionata dal Tas, e poi arrivò al Milan nell’estate del 2019. Il portoghese, dunque, vorrebbe guadagnare il più possibile dal rinnovo del contratto. L’attuale prevede l’erogazione di uno stipendio annuale di 1,4 milioni netti a stagione. Il Milan si è spinto fino a 6,5 milioni di euro netti, ma il Chelsea non molla la presa e attende l’evoluzione della trattativa.
Se dovesse levarsi la fumata nera, al Milan non resterebbe che cedere Leao prima di perderlo a costo zero: il cartellino del giocatore è stato valutato 150 milioni di euro dal club rossonero, ma rischia di perdere di valore con il trascorrere dei mesi. La situazione, al momento, non preoccupa più di tanto il Milan, ma il timore di un replay del “caso Donnarumma” non è poi così remoto.