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MotoGP, a Motegi vince la Ducati… sbagliata

Da sei gran premi la MotoGP vede solo rosso, perché la Ducati continua a dominare in lungo in largo, poco importa se per farlo deve sobbarcarsi viaggi transoceanici. A Motegi, scampato il pericolo tifone, a fare la voce grossa è però Jack Miller, che dopo qualche battuta d’arresto di troppo coglie la zampata giusta, firmando un successo che pure arriva un po’ tardi pensando al fatto che tra 4 gare dovrà scendere di sella dalla moto ufficiale (andrà in KTM).

Al box Ducati hanno festa lo stesso, ma certo dovendo fare buon viso a cattivo gioco. Perché Francesco Bagnaia ha rovinato i piani di giornata con una sciagurata scivolata a poche curve dal traguardo, quando era peraltro incollato alla ruota di Fabio Quartararo e stava comunque limitando i danni in un weekend nel quale poco o nulla aveva funzionato come nelle intenzioni.

Proprio la voglia di volersi mettere davanti al rivale nella classifica iridata ha tradito Pecco, che ha ceduto di schianto 8 punti pesantissimi nella lunga volata che assegnerà il titolo, che fanno peraltro il paio con i 5 persi domenica scorsa ad Aragon nel duello all’ultimo giro con Bastianini. Per quanto possa sembrare assurdo, pensando al fatto che nei precedenti 5 round il pilota piemontese aveva recuperato qualcosa come 81 punti sulla Yamaha di Quartararo, i 13 punti lasciati per strada nelle battute conclusive dei gran premi di Aragon e Motegi rischiano di rivelarsi potenzialmente decisivi e vanificare la grande rimonta del centauro italiano, che anziché accontentarsi s’è preso un rischio enorme, pagandone un prezzo salatissimo.

CHI (NON) SI ACCONTENTA (NON) GODE. E QUARTARARO RINGRAZIA

A far sperare il box Ducati è la consapevolezza che la Yamaha vista a Motegi è ancora decisamente nel limbo, difficile da guidare e in generale apparsa inferiore come mezzo e potenza. Il fatto che Miller abbia dominato, e con lui sul podio sia finito anche Jorge Martin (e Luca Marini ha chiuso sesto), dimostra che la moto di Borgo Panigale ha ancora qualcosa in più. Il weekend di Bagnaia è stato complicato sin dalla giornata di venerdì e la brutta qualifica sul bagnato aveva reso ancora più insidiosa una gara che pure lasciava trasparire un po’ di fiducia, pensando che si sarebbe corso sull’asciutto. Pecco in generale ha fatto tanta fatica, ma la smania di mettere la moto davanti a Quartararo gli è costata cara, quando accontentarsi di marcare stretto il rivale e tenere il gap sotto la doppia cifra sarebbe stato già un passo avanti importante. Tra una settimana in Thailandia, pista sulla carta meno ostica per Yamaha, toccherà a Bagnaia giocare in difesa: il francese s’è ripreso un jolly, quando restano 4 gare da correre, e da adesso sarà vietato sbagliare.

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