IL BELGA È DIVENTATO L’OGGETTO DEL DESIDERIO DI TANTI
Che non fosse un diamante grezzo lo sapevano tutti: certo, la caduta al Lombardia 2020 ha rallentato il percorso di crescita di Remco Evenepoel, ma era scontato immaginare che tutto quel talento non si sarebbe potuto disperdere alla prima vera difficoltà. Una volta ritrovata la gamba, il belga ha fatto vedere di chi pasta è fatto: il suo 2022 è stato da sogno, aperto con la vittoria alla Volta ao Algarve, proseguito con il trionfo alla Liegi (la prima classica monumento conquistata in carriera) e proseguito poi con la vittoria nel Tour of Norway, nella cronometro nazionale belga, nella classica di San Sebastian e poi soprattutto con l’affermazione alla Vuelta e lo splendido assolo al mondiale di Wollongong. L’immagine di Remco che esulta felice dal balcone del palazzo del Municipio di Bruxelles, con alle spalle una folla degna di un concerto rock, è la cartolina da consegnare ai posteri, anche se lo scatto più bello arriverà sabato, quando in contemporanea con Il Lombardia e il tentativo di record dell’ora di Ganna sposerà la sua Oumi, destinata a diventare la first lady più invidiata del mondo del pedale. Chiaro che dopo una stagione così le voci relative a possibili offerte provenienti dai maggiori team non possono che diventare la regola: tutti vogliono Remco, ma a sentire il diretto interessato, nessuno lo piglierà.
LA INEOS È PRONTA A FARE FOLLIE: LEFEVERE COSA FARÀ?
Invero bisognerebbe usare il condizionale, perché Patrick Lefevere, gran capo della Quick Step Alpha Vynil, è il classico tipo in grado di sorprendere tutti e dar vita a un ribaltone nello spazio di poche ore. Il brindisi che ha suggellato la cena post mondiale con la famiglia Evenepoel (il papà Patrick è l’agente del figlio) è servito per abbassare i toni, ma è innegabile che in passato qualche frecciatina di troppo rivolta da Lefevere al giovane Remco ha finito per incrinare un po’ i rapporti. I recenti exploit del quasi 23enne di Aalst hanno chetato il patron della Quick Step, che pure adesso deve difendersi dagli assalti delle corazzate concorrenti: il team Ineos Granadiers avrebbe messo sul piatto 20 milioni per liberarlo dal contratto e almeno 40 (se non 50) da spalmare su un accordo pluriennale. Evenepoel è legato da un contratto con la Quick Step che scadrà nel 2026, ma se nel 2023 ha fatto sapere di non volersi muovere, per il 2024 potrebbe anche cambiare idea. Molto dipenderà da come andranno le cose in un’annata nella quale il programma prevede il debutto al Giro d’Italia, col Tour che ancora una volta non dovrebbe vederlo al via. Ma la maglia iridata che indossa potrebbe convincere più di un organizzatore a fare follie pur di averlo al via delle corse: con Lefevere per ora è stata stipulata una tregua, e per questo in casa Ineos nessuno vuol darsi per vinto prima del tempo.