Premier League

Erling Haaland, l’incarnazione di Odino

È talmente forte che stanno provando a “eliminarlo” con una petizione indirizzata al Parlamento e al Governo inglese. Oggetto della misura: Erling Haaland. L’attaccante è un’ira di Dio, segna a raffica, potrebbe arrivare a 100 gol stagionali se dovesse mantenere questa media e non c’è modo di fermarlo. In Premier League come in Champions League per le difese avversarie è un vero incubo. Finora ha realizzato 19 reti in 12 presenze, le ultime due al Copenaghen, mercoledì sera: poi Guardiola lo ha tirato via all’intervallo, evitandogli di segnare ancora. La media è impressionante: 1,58 gol a partita. Addirittura migliorata la media avuta ai tempi del Borussia Dortmund, salutato dopo 86 gol in 89 partite. 
Haaland è una forza della natura, tanto che Jack Grealish, suo compagno di squadra al Manchester City, in un’intervista rilasciata a BT Sport, ha rivelato quanto dichiarato dal portiere del Copenaghen mercoledì sera: “Non è umano, è un robot, mi ha detto. Gli risposto ‘amico, non dirlo a me!’. Non ho mai visto niente di simile in vita mia, è sempre lì, finalizza sempre, è un piacere giocare con lui”.
Che Haaland fosse un attaccante prolifico si era capito da quando giocava in Austria, con la maglia del Salisburgo: 27 partite, 29 gol. Si pensava fosse troppo forte per un campionato tutt’altro che difficile come quello austriaco, ma in Bundesliga prima e in Premier League poi, ha confermato di avere un senso del gol fuori dal normale.
E per questo motivo, i tifosi delle altre squadre del massimo campionato inglese, in una petizione lanciata sul sito del Governo, hanno chiesto l’esclusione di Haaland dalla Premier League. “Non è umano, è un robot” è il titolo della petizione, lanciata qualche giorno fa e che, in poche ore, ha ottenuto 2 milioni di firme.
La campagna anti-Haaland è stata immediatamente cancellata dal sito del Governo inglese, perché per legge, con più di 100.000 firme sarebbe dovuta essere discussa in Parlamento.
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