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Mondiali Qatar 2022, non si placano le polemiche

Il 20 novembre scatteranno i Mondiali in Qatar, probabilmente i più tesi da Argentina 1978. Sin dal giorno dell’assegnazione si sono succedute controversie che hanno accompagnato il viaggio verso il Mondiale.
Le ultime esternazioni da bollino rosso sono arrivare dal Ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani e dall’ambasciatore dei Mondiali, nonché ex calciatore, Khalid Salman.
Il primo, evidentemente adirato dalle accuse provenienti soprattutto dai Paesi occidentali, ha puntato il dito contro “le democrazie liberali”. “È ironico che certi commenti nei nostri confronti provengano da Paesi europei che si definiscono democrazie liberali. La trovo una cosa arrogante e anche razzista”, ha dichiarato Al-Thani in un’intervista alla tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Ma nelle ultime ore a prendersi la scena, per usare un eufemismo, è stato l’ambasciatore Khalid Salman che, senza mezzi termini, ha confermato quanto sia inesistente il rispetto del Qatar nei confronti delle persone Lgbtq+: l’omosessualità è vietata, pena 7 anni di reclusione. Salman ha affermato che “l’omosessualità è una malattia mentale” e che il Qatar è pronto ad accettare tutti coloro che si recheranno in visita, a patto che questi accettino le loro regole.
L’intervista è stata interrotta dal comitato organizzativo dei Mondiali. Ma non finisce qui, perché a tenere banco sono le migliaia di vittime cadute durante i lavori effettuati presso gli impianti sportivi. Una mattanza: quasi 6.500 lavoratori, secondo il quotidiano inglese Guardian. Ma i numeri potrebbero essere molto più alti.
A destare sospetti sul perché la Fifa abbia deciso di affidare i Mondiali al Qatar ci ha pensato l’ex presidente Joseph Blatter, che ha scaricato le responsabilità su Michel Platini: “Una settimana prima del Congresso FIFA 2010, Platini mi ha chiamato per dirmi che il nostro piano di dare i Mondiali prima alla Russia (2018) e poi agli USA (2022) non avrebbe funzionato. Era stato invitato al palazzo del presidente Sarkozy che aveva appena pranzato con il principe ereditario del Qatar. Grazie ai quattro voti di Platini, la Coppa del Mondo è andata al Qatar piuttosto che agli Stati Uniti. Naturalmente era anche una questione di soldi. Sei mesi dopo, il Qatar ha acquistato aerei da combattimento dai francesi per 14,6 miliardi di dollari”.
Intanto, il 20 novembre i Mondiali in Qatar avranno inizio. Sugli spalti saranno presenti anche migliaia di tifosi che hanno ottenuto biglietti e soggiorni gratuiti a patto di cantare, applaudire e sventolare le bandiere qatariote.
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