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Vialli, funerali a Londra in forma privata. Il dolore di amici ed ex compagni

Una cerimonia privata a Londra, poi una pubblica nella sua Cremona. Così il mondo del calcio, ma anche familiari, parenti, amici, ex compagni di squadra daranno l’ultimo saluto a Gianluca Vialli, scomparso ieri a soli 58 anni, sconfitto da un terribile cancro al pancreas, che lo aveva colpito già nel 2017.
Intanto sin da ieri una marea di messaggi, ricordi, commenti si sono succeduti sulle bacheche social, in interviste, nei programmi tv e sui giornali. In tanti hanno voluto ricordare Vialli, personaggio noto anche nel sociale e non solo per le sue giocate su un rettangolo di gioco, che trascinarono la Sampdoria alla vittoria di uno Scudetto e di una Coppa delle Coppe, e la Juventus sul tetto d’Europa nel 1996, pochi mesi prima di approdare al Chelsea e di vincere un altro trofeo, un’altra Coppa delle Coppe.
Anche il presidente del consiglio, Giorgia Meloni ha commentato la scomparsa di Vialli: “Non dimenticheremo i tuoi gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all’intera Nazione in quell’abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita”.
A fargli eco il presidente della Figc, Gabriele Gravina: “Quello che ha fatto per la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Lascia un vuoto incolmabile”. Intanto oggi sui campi della Serie A e della Lega Pro, Vialli verrà omaggiato con un minuto di silenzio.
“La Lega Serie A si stringe alla famiglia di Gianluca Vialli, indiscusso protagonista del calcio italiano e mondiale”, si legge nella nota di Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A. Infine il ricordo di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha riportato alla memoria un Vialli portabandiera, alla cerimonia di chiusura dei Giochi Invernali di Torino 2006: “L’unico calciatore ad aver avuto questo onore”.
Ma la morte di Vialli ha lasciato inermi soprattutto i suoi ex compagni di squadra. “Per sempre il mio capitano”, ha tweettato Alessandro Del Piero, che con Vialli vinse uno Scudetto e soprattutto l’ultima Champions League della storia bianconera. Distrutto Roberto Mancini: il commissario tecnico della Nazionale in pochi giorni ha perduto due grandi amici, Mihajlovic e Vialli. “Era il migliore di tutti”, ha commentato Mancini, chiudendosi in un dolore atroce. E poi ancora Massimo Mauro, volato a Londra pochi giorni fa, Attilio Lombardo, Ivano Bonetti e tanti altri amici e colleghi, che ieri hanno perso un fratello, prima ancora che un compagno di squadra.
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