Il futuro della Sampdoria è legato a un filo, sottilissimo. Il filo si chiama Alessandro Barnaba, fondatore del fondo Merlyn Advisors, ex consulente di Dan Friedkin ai tempi in cui divenne proprietario della Roma e del Lille.
Le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dall’ex presidente Garrone non lasciano campo ai dubbi. È Barnaba l’ancora di salvezza. Il manager italiano ex Jp Morgan, attende novità da CdA blucerchiato, insieme a lui potrebbero entrare in società altri imprenditori interessati alle sorti della Sampdoria, ormai diretta verso la retrocessione in Serie B e a un’estate torrida, con il rischio fallimento e la ripartenza dai dilettanti, dietro l’angolo.
Il salvataggio della Sampdoria passa soprattutto dall’aumento di capitale pari a 35 milioni di euro, a cui Massimo Ferrero, che è ancora il proprietario del club nonostante non lo gestisca in prima persona, ha dato voto favorevole, dopo un iniziale tentennamento. Da capire se la possibilità possa essere concessa o meno dalla normativa del Codice della Crisi d’Impresa. L’aumento di capitale vedrebbe anche un piano di ristrutturazione futura e il risanamento dei debiti (tanti) accumulati dal club negli ultimi anni.
La decisione è attesa entro un paio di settimane. Se dovesse saltare l’aumento di capitale o il passaggio delle quote ad Alessandro Barnaba, le nuvole nere che addensano il cielo della Sampdoria potrebbero portare grandine e spingere i blucerchiati verso un’ingloriosa fine e la ripartenza dall’inferno della Serie D.