L’Italia ospiterà le gare di Euro 2032 assieme alla Turchia, l’altra nazione che si è candidata per organizzare la competizione Uefa in programma tra 9 anni. Euro 2032 verrebbe organizzato distintamente dai due Paesi, non sarà una formula itinerante come quella di Euro 2020, diventato Euro 2021 a causa del Covid. I gironi eliminatori verranno divisi tra Italia e Turchia, già scelti gli impianti di gioco che ospiteranno gli incontri dal primo alla finale. Dieci quelli papabili: Milano, Torino, Genova, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari e Bari. Ma solo cinque di questi ospiteranno gli incontri, con una scrematura che verrà effettuata nella marcia di avvicinamento alla competizione.
Ad annunciare la candidatura italiana è stata la FIGC, che ieri, con un comunicato, ha avvertito che “”qualora l’Uefa accettasse la proposta presentata oggi, la selezione delle sedi ospitanti (tra quelle già ufficialmente candidate) e la definizione del match schedule del torneo, su cui le due federazioni su cui Figc e Turkish Football Federation propongono una suddivisione su base paritaria nel rispetto dell’autonomia delle reciproche competenze, sarebbero rimandate ad una successiva valutazione”. Evidentemente “il nuovo Rinascimento”, come è stato nominato il dossier che la FIGC ha inviato all’UEFA lo scorso 12 aprile ha fatto breccia, così come l’idea di ospitare gli Europei in coppia con la Turchia, l’altra candidata rimasta in gioco.
Se dovesse accadere, sarebbe la quarta volta che due nazioni ospitano gli Europei: la prima nel 2000, in Belgio e Paesi Bassi, con l’Italia sconfitta in finale dalla Francia. La seconda in Austria e Svizzera, con l’incredibile “biscotto” tra Svezia e Danimarca che estromise gli azzurri del Trap e di Cassano e Vieri. Infine, l’edizione 2012 in Polonia e Ucraina, che vide l’Italia riapprodare in finale, nuovamente, ed essere sconfitta malamente dalla Spagna (4-0). Il presidente Gravina ne è certo: “”Siamo di fronte a una svolta storica. Il progetto, oltre ad avvicinare due realtà consolidate nel panorama calcistico europeo, esalta i valori di amicizia e cooperazione, coinvolgendo due mondi contraddistinti da profonde radici storiche, due culture che, nel corso dei millenni, si sono reciprocamente contaminate influenzando in maniera sostanziale la storia dell’Europa mediterranea. Il calcio vuole essere un ponte ideale per la condivisione delle passioni e delle emozioni legate allo sport”, ha dichiarato.
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