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Basket, parte il campionato di Serie A 2022-23

Coach Sergio Scariolo (Virtus Segafredo Bologna) during the Italian Basketball Supercup Lega Basket Final Supercup Dinamo Sassari vs Virtus Segafredo Bologna on September 29, 2022 at the Palaleonessa A2A in Brescia, Italy (Photo by Simone Lucarelli/LiveMedia/NurPhoto via Getty Images)

MILANO-BOLOGNA, MA NON SOLO: ECCO LA SERIE A LBA

Alla fine sarà ancora tutta una questione sull’asse Milano-Bologna. Perché è difficile immaginare un finale differente, se non quello che metterà di fronte per la terza stagione di fila Olimpia e Virtus nelle calde notti di giugno, quelle che dovranno decidere a chi assegnare lo scudetto 2022-23. Ci sarebbe da restare assai stupiti se qualcuno dovesse mettersi di mezzo: nulla da dire se accadesse, perché alla fine “ball don’t lie” e allora è bene che a parlare sia sempre e soltanto la palla. Logico però pensare che saranno loro due le squadre da battere, anche se non mancheranno outsider in grado di rompere loro le uova nel paniere. Anche se un conto è una partita secca (vedi la recente Supercoppa, con Sassari andata vicino al blitz), un conto una serie al meglio delle 5 o 7 partite, per giunta in coda a un’annata che si preannuncia densa di appuntamenti e piena di fatiche. Di sicuro Milano e Bologna dovranno cercare di dosare bene le forze, pensando anche all’impegno in Eurolega dove entrambe mirano a chiudere tra le migliori 8, quindi puntando a un posto play-off (e magari a un assalto alla final four). Ma restano le squadre da battere, senza ombra né dubbio.

DIETRO LE DUE CORAZZATE TANTE POSSIBILI OUTSIDER

Milano s’è rinforzata tanto, al netto dell’addio di Rodriguez: Voigtmann, Baron, Pangos e Davies, giusto per citarne alcuni, sono innesti di valore assoluto, così come sul suolo nazionale potrebbero fare la differenza Tonut e Mitrou-Long. Anche Bologna ha fatto spesa: alle conferme di Shengelia e Teodosic si sono aggiunti gli arrivi di Ojeleye (già decisivo in Supercoppa), Mickey, Lundberg e Bako, consegnando a Scariolo un roster profondo e pieno di risorse. Il terzo incomodo potrebbe allora avere il volto di Venezia: la Reyer ha dato vita a un’autentica rivoluzione tecnica con gli arrivi di Willis, Spissu, Freeman e Granger, oltre ad aver puntato su elementi in cerca di riscatto come Moraschini e Tessitori. Tra le rivali più accreditate per pensare in grande, occhio a Tortona e Sassari: i piemontesi viaggiano nel segno della continuità, con Macura e Daum pronti a ripetersi dopo gli exploit dell’anno passato, con l’aggiunta di elementi di esperienza internazionale come Christon e Radosevic. I sardi, se possibile, hanno ancor più enfatizzato il concetto di voler dar seguito a quanto fatto l’anno passato, tenendo tutti i big a roster (Robinson, Treier e Bendzius) e aggiungendo Onuaku. Brescia alla fine non ha smantellato, perdendo Mitrou-Long (al suo posto Caupain) ma riportando a casa Della Valle. Reggio Emilia, Varese e Pesaro si candidano a mine vaganti, così come Trieste, che poggia su basi solide. La certezza è che ci sarà da divertirsi.

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