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Formula Uno, la Ferrari pensa al 2023. A Spa per Leclerc possibilità penalità di 5 posizioni

Charles Leclerc, il pilota Ferrari partirà in pole position nel Gp di Monaco 2022

MONTE-CARLO, MONACO - MAY 28: Pole position qualifier Charles Leclerc of Monaco and Ferrari smiles in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 28, 2022 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Clive Rose/Getty Images)

Le rimonte in Formula Uno sono all’ordine del giorno, ma questa appare decisamente fuori dalla portata. Perché Charles Leclerc sa perfettamente che recuperare un gap di 80 punti a Max Verstappen è come chiedere la luna: dal 2011 a oggi, alla pausa estiva mai si era verificato un simile distacco tra chi sta davanti e il più immediato inseguitore. La debacle in Ungheria ha finito per annacquare i propositi di grandeur di una Ferrari che pur mostrando tutto il potenziale di cui dispone è spesso naufragata in errori banali, a volta figli anche di un’affidabilità che s’è mostrata assai più fragile rispetto alla concorrenza. Un motivo buono per cominciare a spostare il mirino più in là, cioè alla stagione 2023, quando con il congelamento dello sviluppo dei motori e delle power unit (che resteranno tali sino al 2025, il tutto in nome dell’abbattimento dei costi firmato da tutti i team) i valori in campo dovranno giocoforza risultare più in equilibrio. A Spa la Ferrari porterà ulteriori modifiche alla power unit, che dovrebbero comportare una penalità di 5 posizioni in griglia per il monegasco. Il quale sa perfettamente che il proposito di tornare sotto a Verstappen passa anche attraverso una serie di ostacoli extra pista, avendo già cambiato tre motori nel corso della stagione corrente. Ad ogni modifica, puntuale arriverà un arretramento in griglia: non bastasse la voragine di 80 punti di ritardo, quanto a difficoltà suppletive le rosse non si fanno mancare nulla.

L’EAU ROUGE “ADDOLCITA” E UNA TRIPLETTA COME “APPELLO”
Quando Sebastian Vettel vinse il suo terzo mondiale in Red Bull nel 2012, recuperando 44 punti al ferrarista Fernando Alonso dopo il break estivo, compì la più grande rimonta coronata con un titolo. Forse anche per questo la Ferrari ha pensato si cambiare strategia e cominciare a guardare al 2023, rinunciando a lottare per l’iride stagionale. A Spa le rosse si presentano (sulla carta) come le vetture da battere: pur essendo stata “addolcita”, così da non farla percorrere in piena accelerazione dall’inizio alla fine, l’Eau Rouge rimane uno dei tratti più suggestivi del mondiale e su una pista che alterna tratti dove si va di potenza del motore ad altri dove conta la trazione in uscita dai curvoni la casa di Maranello avrà diverse fiche da giocare. Ma molto dipenderà dal meteo (brutto nei giorni di prove, probabilmente bello il giorno della gara) e dalla strategia, che ad esempio in Ungheria s’è ritorta contro a una Ferrari padrona per due terzi di gara, poi sprofondata fuori dal podio. In due settimane a Spa, Zandvoort e Monza il mondiale potrebbe prendere la sua naturale piega: per continuare a sperare servirà un tris pesante, un po’ come fatto da Bagnaia in MotoGP. Ma forse la prima a non crederci è proprio la Ferrari.

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