MOTOGP, DUCATI TUTTA ITALIANA NEL 2023: BASTIANINI CON BAGNAIA
Alla fine la coppia s’è formata per davvero: Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini nel 2023 avranno davvero tutte le buone ragioni di questo mondo per provare a riportare il titolo iridato della classe regina sul suolo italiano, da dove manca ormai da 13 stagioni pensando all’ultimo titolo conquistato nel 2009 da Valentino Rossi. La Ducati ha scelto infatti il Bestia per affiancare il confermatissimo Pecco sulla moto ufficiale della casa di Borgo Panigale, con Jack Miller pronto a lasciare il posto al giovane riminese che ha battuto la concorrenza dell’altro talento emergente di Spagna, quel Jorge Martin col quale a Spielberg domenica scorsa ha duellato senza esclusione di colpi (in pista e poi a parole nel dopo gara). Miller ha già fatto sapere di aver firmato per KTM per il prossimo biennio, così la “lotta” per accaparrarsi la seconda guida ufficiale nella moto ufficiale di casa Ducati ha finito per rendere decisamente più calienti gli ultimi appuntamenti iridati: Bastianini, che in stagione ha conquistato tre vittorie (unico a riuscirci con una moto clienti), s’è meritato la fiducia della casa madre grazie a un percorso che l’ha visto maturare davvero in fretta, tenuto conto che quella corrente è soltanto la seconda stagione in top class.
UN FUTURO (ROSEO) TUTTO DA SCRIVERE
Jorge Martin partiva da una posizione di indubbio vantaggio: rookie of the year 2021, lo spagnolo a primavera poteva godere di un credito notevole agli occhi del muretto Ducati, ma la “rimonta” di Bastianini s’è rivelata a tratti impetuosa, fino a innescare una vera e propria rivalità interna che ha finito per ritorcersi contro Martin, apparso meno lucido di Enea negli ultimi appuntamenti iridati. A Borgo Panigale hanno così deciso di puntare di nuovo su una coppia tutta tricolore come già avvenuto nel 2015-2016 con Dovizioso e Iannone e nel 2019-2020 ancora con Dovizioso e Petrucci. Ma le prospettive rispetto ad allora paiono assai più interessanti: con Marquez costretto a fare i conti con infortuni e operazioni a catena (e una Honda non più così performante come nel decennio passato) e il solo Quartararo con la Yamaha in grado di tenere una rotta di crociera di un certo livello, le prestazioni della Ducati suggeriscono che il futuro non potrà che essere roseo, al netto di qualche errore di troppo che sin qui ha pregiudicato almeno in parte la corsa iridata di Bagnaia. Già oggi le rosse sono considerate le moto da battere e l’idea di affidarle a due ragazzi che hanno saputo sfruttarne al meglio le potenzialità è forse la scelta più ragionevole possibile. E poi Pecco e Bestia sono amici per davvero, seppur rivali in pista: corrono insieme da una vita, e sanno di essere oggi più che mai al posto giusto nel momento giusto.