Tennis

ATP Cincinnati, Alcaraz punta in alto: l’Ohio vale il numero due del ranking

Il più giovane tennista ad avanzare fino ai quarti a Cincinnati dal 2006. Quando l’ultimo fu naturalmente Rafa Nadal, colui del quale Carlos Alcaraz è pronto a raccogliere il testimone quando la parabola del maiorchino potrà dirsi conclusa una volta per tutte. Ma Alcaraz, più che del futuro, è già l’uomo del presente: in Ohio ha ripreso il filo interrotto qualche settimana prima, con la sorprendente sconfitta patita a Montreal contro Tommy Paul e la necessità di adattarsi nuovamente a una superficie (il cemento) che pure tante gioie gli aveva dato sino al mese di marzo. A Cincy il giovane murciano ha impiegato poco per riprendere la via maestra: McDonald se l’è “mangiato” a colazione (scusate la battuta…), con Cilic ha sofferto nel primo set, vinto al tiebreak, per poi innestare il pilota automatico. E adesso nei quarti gli tocca in sorte Cameron Norrie, che ha battuto la rivelazione statunitense Ben Shelton lasciandogli la miseria di due game, ma che contro Alcaraz ha solo brutti ricordi: tutti e tre i precedenti disputati negli ultimi 12 mesi hanno sorriso infatti allo spagnolo, a cominciare dal debutto agli US Open dello scorso settembre (netta vittoria in tre set) per proseguire poi nel corso del 2022 con la vittoria nei quarti a Indian Wells (e questa, sostanzialmente, somiglia tanto a una rivincita) e quella negli ottavi a Madrid. Pronostico tutto per l’iberico, ma Norrie stavolta vorrà farsi trovare pronto nella sfida in programma alle 2.30 ora italiana.

A SETTEMBRE IL VERO ASSALTO ALLA NUMERO UNO

Alcaraz ha messo nel mirino la posizione numero due del ranking mondiale, che potrebbe diventare realtà qualora dovesse arrivare in fondo all’ultimo Masters 1000 che precede gli US Open. Con Nadal fuori e Zverev ancora ai box, il sorpasso è quanto mai nell’aria: la progressione del talento di Murcia è impetuosa, agevolata anche dal fatto di non avere punti ATP da difendere dal momento che l’anno passato non aveva mai raggiunto certi risultati. La tavola, insomma, è imbandita, tanto che non è peregrina l’idea che a metà settembre il giovane Carlos possa persino balzare in vetta al ranking, con Medvedev che dovrà difendere i 2000 punti della vittoria a Flushing Meadows nella passata edizione. Prima però proverà a prendersi il terzo Masters 1000 stagionale dopo quelli vinti a Miami e Madrid: Norrie è l’ostacolo nei quarti, uno tra Felix Auger-Aliassime (giustiziere di Sinner) e il redivivo Borna Coric sarà eventualmente quello in semifinale, in una parte di tabellone apparentemente favorevole. Alcaraz sa perfettamente che le aspettative nei suoi confronti saranno alte, ma questo ormai non gli pesa più come in passato: sta battendo ogni record di precocità e non vuol certo fermarsi adesso.

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