Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto che ha sconquassato Turchia e Siria: oltre 5.000 morti, migliaia i feriti e i dispersi. Si continua a scavare con l’ausilio dei mezzi, ma anche a mani nude, nel tentativo di tirare fuori persone ancora in vita. Uno dei salvataggi ha riguardato il calciatore Christian Atsu, 31 anni, ex Chelsea e nazionale ghanese. È stato estratto vivo dalle macerie ad Hatay, nella Turchia meridionale. Atsu si trovava al nono piano di un edificio crollato durante la scossa che ha quasi raggiunto l’ottavo grado della Scala Richter. Il calciatore era in compagnia di 9 giocatori e 2 dirigenti. Nel crollo Atsu ha riportato soltanto alcune ferite al piede sinistro, oltre ad accusare difficoltà respiratorie: un miracolo. Trasportato in ospedale, non corre pericolo di vita.
Da una bella notizia a un’altra tragica: è stato ritrovato senza vita Eyup Turkaslan, portiere del Malatyasport, intrappolato sotto le macerie di un palazzo crollato. Diversi ancora i dispersi, tra cui atleti e calciatori. In Turchia da due anni ci allena Vincenzo Montella, tecnico dell’Adana Demirspor, che il terremoto lo ha vissuto sulla sua pelle, quando era solo un ragazzino: nel 1980 un sisma del decimo grado della Scala Mercalli colpi l’Irpinia e di riflesso diversi comuni del napoletano, tra cui Pomigliano d’Arco, dove Montella è nato e cresciuto.
Montella ha raccontato di scenari apocalittici, di palazzi crollati, di macerie e di corpi estratti senza vita dalla gente comune. Di urla e pianti disperati, ma anche di pianti di gioia quando sono stati tirati fuori superstiti della sciagura. Il calcio e lo sport in generale è stato messo in stand-by fino a data da destinarsi. Impossibile pensare di giocare mentre si contano le vittime e si continua ad aggiornare un bilancio sempre più drammatico.