L’Atalanta completa l’impresa, fa fuori il Liverpool e conquista un posto nelle final four di Europa League: affronterà il Marsiglia, sognando una finale tutta italiana contro la Roma.
Forte del 3-0 ottenuto all’andata ad Anfield Road, la Dea resiste all’urto dei Reds, avanti di un gol al 7’, per un rigore concesso per un fallo di mano di Ruggeri su cross di Alexander-Arnold. L’Atalanta potrebbe sbandare, ma non lo fa. Le accelerate di Gakpo e Salah vengono annullate dalla difesa nerazzurra, quando il Liverpool si libera della morsa, ci pensa Musso a intervenire in uscita su Luis Diaz e poi a fermare un tentativo dal limite di Szoboslai.
L’Atalanta non rimane bassa, anzi attacca per chiudere definitivamente il discorso qualificazione. Alisson deve intervenire su Miranchuk evitando guai peggiori. Sul fronte opposto il primo tempo si chiude con l’errore di Salah solo davanti a Musso e con un gol annullato a Koopmeiners per fuorigioco.
Nella ripresa meno emozioni. Ederson calcia in porta, ma debolmente. Un colpo di testa di Van Dijk non spaventa Musso. L’Atalanta spreca con Miranchuk sotto porta, Scamacca non prende la porta dal limite dell’area. Il tempo passa, neppure il 4-2-4 di Klopp serve al Liverpool, la cui manovra finisce per perdere intensità e lucidità fino al triplice fischio. Passa l’Atalanta, il resto è storia.
Fa festa pure la Fiorentina, che conquista la semifinale di Conference League, spuntandola ai supplementari sul Viktoria Plzen. Dopo lo 0-0 dell’andata sono serviti altri 30 minuti alla viola per sbarazzarsi degli slovacchi, avversari arcigni e ben organizzati.
Il banco è saltato grazie a un siluro all’incrocio dei pali di Nico Gonzalez, che ha spianato la strada alla Fiorentina, che ha colpito tre pali, l’ultimo con Martinez Quarta nell’extratime. Al 2’ del secondo tempo supplementare è arrivato il raddoppio in contropiede: Ikone per Biraghi, bravo a rimanere lucido davanti alla porta avversaria. In semifinale sarà sfida ai belgi del Club Brugge.