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Bove verso l’impianto di un defibrillatore sottopelle: ma in Italia non potrà più giocare

FLORENCE, ITALY - DECEMBER 4: Fans of ACF Fiorentina for Edoardo Bove during the Coppa Italia match between ACF Fiorentina and Empoli FC at Artemio Franchi on December 4, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Ci sono ancora grossi dubbi sul futuro da calciatore di Edoardo Bove, ancora ricoverato in terapia intensiva al Careggi di Firenze. Da una risonanza magnetica è emerso che nel ventricolo sinistro c’è traccia di una cicatrice, che potrebbe aver causato la crisi e l’arresto cardiaco.

Una cicatrice probabilmente generata dal Covid contratto nel 2020 dal calciatore, passata inosservata durante le visite mediche di controllo per l’idoneità sportiva. Per quanto riguarda il futuro, a breve i cardiologi del Careggi potrebbero impiantare un defibrillatore cardiaco sottopelle, lo stesso dispositivo impiantato a Eriksen nel 2021, dopo l’infarto subito durante gli Europei.

L’intervento in anestesia locale consentirà a Bove di condurre una vita del tutto normale, ma non potrà più giocare in Italia, a meno che non cambino le regole da qui a qualche anno. Per ottenere l’idoneità agonistica devono trascorrere almeno sei mesi dall’impianto del defibrillatore e solo per sforzi moderati. Lo strumento potrebbe rompersi in uno scontro di gioco con conseguenze tragiche.

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