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Caso Osimhen, indagini prorogate di altri sei mesi

La procura di Napoli ha prorogato di altri 6 mesi le indagini sulla compravendita di Victor Osimhen da parte del Napoli.

A impensierire la società partenopea e i suoi tifosi non sono gli avversari in campo (Il Milan e l’Inter, con una gara in meno, sono distanti 12 e 13 punti) quanto l’indagine sull’acquisto del forte attaccante nigeriano dal Lille, sulla quale indaga da mesi la procura di Napoli, ipotizzando per il club del presidente De Laurentiis il reato di false comunicazioni in bilancio.

Le indagini sono state prorogate per altri 6 mesi e prima di allora difficilmente si arriverà a una conclusione, di conseguenza la stagione dei partenopei potrebbe terminare senza grossi scossoni. Cosa succederà poi è oggetto di ipotesi ed eventualità, che non preoccupano più di tanto il Napoli, anche se la forte penalizzazione subita dalla Juventus, in seguito alla riapertura delle indagini in un primo momento archiviate, non fa comunque dormire sonni tranquilli.

Dal 21 giugno, il presidente De Laurentiis, sua moglie e i figli Valentina ed Eduardo, oltre all’amministratore delegato Chiavelli sono iscritti nel registro degli indagati. La procura sta valutando la regolarità dell’acquisto di Osimhen da parte del Napoli, che cedette al Lille quattro calciatori valutati oltre 21 milioni di euro: Karnezis, Liguori, Palmieri e Manzi. Calciatori, a parte Karnezis, militanti nelle categorie minori del campionato italiano.

La Guardia di Finanza sta studiando tutta la documentazione. Si ipotizza il reato di false comunicazioni in bilancio ma anche la dichiarazione fraudolenta, dal momento che, secondo le indagini, su una parte della somma versata al Lille nell’affare Osimhen non sarebbero stati versati circa 4,6 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto.

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