Calcio

Cellino e Calabro presi di mira da alcuni tifosi

Colpi di fucile sparati contro l’autovettura del tecnico della Virtus Francavilla, Antonio Calabro e un tentativo di aggressione perpetrato da alcuni ultras del Brescia a Massimo Cellino, presidente delle rondinelle. Il calcio italiano è di nuovo scosso da fatti violenti.
Già colpito in precedenza dalle intemperanze di alcune delle tifoserie più calde: dagli scontri tra romanisti e napoletani, ai cori razzisti lanciati dai sostenitori della Lazio all’indirizzo di alcuni calciatori del Lecce, fino agli scontri sugli spalti durante Crotone-Catanzaro e Foggia-Avellino, dello scorso novembre.
Nel caso di Calabro, il tecnico della Virtus Francavilla potrebbe essere finito nel mirino per motivi extra-calcistici, dal momento che la sua squadra staziona in una buona posizione di classifica, a un passo dalla zona playoff nel girone C di Lega Pro. Invece l’aggressione a Cellino è riconducibile totalmente al pessimo andamento del Brescia, penultimo in classifica in Serie B.  Secondo quanto riportato dal diggì Micheli, Cellino sarebbe stato raggiunto da alcuni ignoti all’uscita del centro sportivo del Brescia, a Torbole. I facinorosi, armati di cinghie, hanno tentato di aggredire Cellino, che ha denunciato l’episodio alle forze dell’Ordine.
Il patron delle rondinelle è oggetto di contestazioni nelle ultime settimane. A farne le spese è stato anche Daniele Gastaldello, il quarto tecnico stagionale del Brescia, dopo gli esoneri di Clotet (due volte), Aglietti e Possanzini.
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