L’Italia a Wembley è durata un tempo, forse pure meno. Mezzora positiva, con il vantaggio trovato grazie al guizzo sotto porta di Scamacca, poi il rigore che ha spaccato in due la partita e ha permesso all’Inghilterra di pareggiare dal dischetto con Kane. Quindi il tracollo nella ripresa, sia sul piano del risultato che del gioco: i leoni hanno segnato ancora con Rashford e poi con Kane, autore di una doppietta.
La qualificazione a Euro2024, ora, dipende soltanto dagli azzurri, che dovranno sicuramente battere la Macedonia del Nord (e non sarà facile, visti gli ultimi due confronti) e poi uscire indenni dallo scontro diretto con l’Ucraina, che si disputerà in campo neutro. Almeno quattro punti, non uno in meno (gli ucraini devono affrontare soltanto gli azzurri). A parità di punti, infatti, l’Italia si qualificherebbe al secondo posto, avendo battuto l’Ucraina in casa (2-1).
Contro l’Inghilterra è mancato un po’ di coraggio e soprattutto la tranquillità nella giocata. L’Italia l’ha sbloccata al primo affondo con Scamacca, servito da un cross basso di Di Lorenzo. L’attaccante dell’Atalanta è andato vicino al bis con un sinistro dalla distanza, a fil di palo. Poi è venuta fuori l’Inghilterra: Di Lorenzo ha steso Bellingham in area, rischiando pure il rosso. Kane dal dischetto ha spiazzato Donnarumma.
A fine primo tempo altra grossa chance per l’Italia, con un destro forte, ma centrale, di Udogie. Sulla respinta di Pickford, né Berardi, né Scamacca sono riusciti a intervenire. Nella ripresa non c’è stata partita. Bellingham ha sfruttato a meraviglia una ripartenza in campo aperto, ha ceduto palla a Rashford, che si è accentrato per battere Donnarumma sul palo più lontano. Spalletti ha provato a cambiare: dentro Dimarco, Bastoni e Kean, ma la storia non è cambiata. Al 32’, l’Inghilterra ha chiuso i giochi con Kane, scappato via alla deludente difesa azzurra e davanti a Donnarumma non ha sbagliato. In precedenza Spalletti e i suoi avevano contestato la decisione dell’arbitro Turpin di non estrarre il secondo giallo all’indirizzo del già ammonito Phillips.