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Fuorigioco semi-automatico, il via in Supercoppa. Rocchi: “Una Ferrari, ci siamo allenati per poterla usare”

Rocchi

Continua l’investimento in termini tecnologici della Lega Serie A. Dopo aver introdotto per primo il Var e in precedenza la Goal Line Technology, l’organo dei club italiani è anche il primo nel mondo ad utilizzare la SAOT, Semi-Automated Offside Technology, già vista ai Mondiali di Qatar 2022. Verrà utilizzato per la prima volta per una competizione domestica nella Supercoppa Italiana del 18 gennaio tra Inter e Milan. In Serie A verrà invece introdotto solo a partire dalla prima giornata di ritorno. “Questo strumento ci dà la possibilità di lavorare al meglio – afferma il designatore Gianuca Rocchi in conferenza stampa -. Abbiamo fatto molto training per essere pronti nel girone di ritorno. Se ti danno in mano una Ferrrari, come questa tecnologia, devi essere in grado di usarla. La Supercoppa è un’opportunità come gara lancio e un test importante. Abbiamo fatto tantissime partite in parallelo col semi-automatico. E’ un aiuto importante non solo per ragioni di tempo, perché la cosa più importante è l’accuratezza della decisione. Essendo uno strumento nuovo potrebbe esserci un leggero ritardo, ma vedrete che con l’utilizzo sempre più frequente le decisioni saranno più automatiche. Servirà comunque la parte umana, per cui il compito è portare quanti più ragazzi ad altissimo livello”.

Come spiegato nel corso della conferenza stampa, le telecamere utilizzato per il nuovo sistema saranno 12, 8 relative al sistema Hawk-Eye e altre 4 che fanno parte del broadcast, il segnale di trasmissione per chi ha i diritti di diffusione delle gare. Il sistema riconoscerà ben 29 diversi punti dei singoli giocatori, tracciati in maniera virtuale. Tra questi ci sono anche quelli riguardanti le parti del corpo, come le braccia, che non sono punibili o non rientrano nelle casistiche del fuorigioco, ma il sistema è in grado di eseguire la distinzione. Il fuorigioco è semi-automatico perché esiste una fondamentale componente umana. Starà infatti all’arbitro addetto al Var segnalare alla macchina il giocatore da considerare in fuorigioco, mentre il frame di partenza del pallone verrà già segnalato dalla tecnologia ma dovrà essere comunque ratificato dall’arbitro al Var.

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