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Il Napoli è campione d’Italia. De Laurentiis: “Ora la Champions League”

Il pareggio ottenuto in casa dell’Udinese consegna al Napoli l’aritmetica certezza di aver vinto il terzo scudetto nella storia del club. Lovric segna nel primo tempo, Osimhen nel secondo per il suo ventiduesimo centro in campionato. Tanto basta per distanziare la Lazio di sedici punti, sufficienti ad essere matematicamente campioni dopo 33 anni.

“Abbiamo vinto tutti insieme e adesso domenica con la Fiorentina tutti qua per la grande festa – ha dichiarato il presidente Aurelio De Laurentiis davanti ai tifosi radunati al Maradona in attesa di un risultato positivo dalla Dacia Arena – E’ il coronamento di un’aspettativa che durava 33 anni. Quando sono arrivato qui ho detto che ci sarebbero voluti 10 anni per andare in Europa. Promessa mantenuta in anticipo. Poi ho detto che avremmo vinto lo scudetto entro 10 anni e ci siamo riusciti in anticipo. Ora l’obiettivo è vincerlo e rivincerlo. Ci manca la Champions League. Si riparte con Spalletti. È lo scudetto di Cavani, Lavezzi, Quagliarella, Higuain. Lo abbiamo costruito in questi anni”.

A fine gara proprio Spalletti ha faticato a nascondere la commozione per il primo scudetto italiano della sua carriera, vinto in una città che aspettava da oltre tre decenni. Ma il tecnico non risparmia una frecciata al massimo dirigente. “Al presidente dico che lo deve dire a me e non deve dirlo a voi che io resto – dice rivolgendosi alla platea di giornalisti -. Lui dice sempre di volere il massimo e a questa maniera cade sempre dritto. Sembra che perché lui ha parlato di scudetto a maggio io non ci credessi. Ora parla di vincere la Champions… facile così”, segno che il rapporto non è sempre stato e non è ancora idilliaco, nonostante il trionfo.

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