Qualcosa da salvare, tanto da migliorare. La Juventus reduce dal 4-4 ottenuto in casa dell’Inter è un punto interrogativo. Quattro gol segnati, tutti su azione; quattro gol subiti, con grosse ingenuità difensive, compresi i falli commessi per i due rigori calciati e trasformati da Zielinski.
L’estro di Yildiz ha illuminato Inter-Juventus. Il 19enne turco ha brillato in un collettivo messo alle corde dall’Inter, in alcuni momenti della partita (sul 4-2 di Dumfries, ad esempio) ma capace di restare in piedi e sfruttare le giocate e i gol dell’ex Bayern Monaco, entrato intorno al quarto d’ora della ripresa, al posto di Weah, pure lui a segno dopo il pareggio di Vlahovic.
Juventus, luci e ombre al Meazza
Mezzora di alta scuola per Yildiz, che ha preso per mano la Juventus, accorciando le distanze e pareggiando i conti per il definitivo 4-4. Positive anche le prove di Conceicao e Weah nel primo tempo, di McKennie, molto utile tra le linee (anche un assist per lui), così come quella di Di Gregorio, che al di là delle quattro reti subite (due su rigore, da Zielinski, il 2-2 da Mkhitaryan e il 4-2 da Dumfries) ha tenuto a galla la Juventus.
Chi ha steccato è soprattutto Danilo, che ha commesso errori molto gravi, accompagnato male da Kalulu, autori dei falli da rigore che hanno permesso all’Inter di aprire le danze e prendere il largo. Non è piaciuta la tenuta difensiva, lacune sono emerse anche sul piano dell’atteggiamento e del posizionamento in campo. Problemi che Thiago Motta dovrà risolvere in fretta.