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Max sorride: la Juventus manda al tappeto il Real Madrid

Allegri
Sarà pure un’amichevole estiva, ma a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione, il 3-1 rifilato dalla Juventus al Real Madrid ha comunque una sua valenza. Al Camping World Stadium di Orlando, i bianconeri si sono imposti grazie alle reti di Kean, di Weah (alla sua prima segnatura, seppure non in uscite ufficiali) e di Vlahovic.
Emblematica l’esultanza dell’attaccante serbo, dato per partente in uno scambio con Lukaku (comunque difficile, la Juventus sembra essere tornata su Morata), ma autore della terza segnatura in pieno recupero, al termine di un contropiede letale concluso in spaccata dall’ex Fiorentina, che poi, rivolgendosi alle telecamere, si è sollevato il retro della maglietta facendo leggere meglio il suo nome. Sicuramente un messaggio alla Juventus e alla dirigenza bianconera, che continua a trattare col Chelsea.
Ad aprire le danze è Kean, con un tap-in sul tiro di McKennie, dopo pochi secondi dal fischio di inizio. Al 20’, la Juventus è già sul 2-0: da Chiesa a McKennie, particolarmente ispirato (anche se da un suo errore nascerà il gol di Vinicius al 37’), e da questi a Weah, che appostato in area batte Courtois regalandosi la prima rete in bianconero.
Dopo il 2-1 di Vinicius, il Real ci crede, nella ripresa Valverde colpisce una traversa (ne aveva colpita una pure Vinicius nel primo tempo), Pinsoglio gli nega il pareggio e nell’assalto finale i blancos si sfilacciano, concedendo alla Juventus la possibilità di chiudere l’incontro. Il subentrato Vlahovic, dentro al 32’ della ripresa, finalizza la ripartenza gestita da Iling Junior e Soulè, segnando il definitivo 3-1.
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