Che fine ha fatto Mike Maignan e di chi è la colpa della lunga assenza dai campi del portiere del Milan? Le ultime indiscrezioni parlano di danni provocati da un fisioterapista privato, a cui il portiere francese si sarebbe rivolto per velocizzare il ritorno in campo. Invece, sono trascorsi quasi 5 mesi dall’ultima presenza in rossonero, datata 18 settembre 2022. Prima che accusasse un infortunio nel ritiro della nazionale francese: la lesione del gemello mediale del polpaccio sinistro.
Lo stop di circa un mese si è tramutato in un calvario per Maignan, costretto a saltare il Mondiale con la Francia e diverse partite di campionato. A distanza di 5 mesi dall’infortunio non si hanno notizie confortanti sullo stato di salute dell’estremo difensore transalpino. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbe stata tutta colpa di un fisioterapista francese, che in tanti conoscono come “Mago dei muscoli”. Ma anziché rimettere in sesto Maignan, questo professionista sconosciuto avrebbe privato il Milan del suo portiere per buona parte della stagione.
Quando tornerà in campo Maignan? Il Milan e Stefano Pioli sperano di averlo a disposizione per la gara di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Tottenham. Significherebbe portare la sua assenza a 6 mesi totali, quanto quelli che servono a rimettersi in sesto da un grave infortunio alle ginocchia.
Intanto il Milan continua a perdere lucidità e serenità dopo lo stop nel derby contro l’Inter. A mettere un freno alle illazioni e ai gossip piovuti sul club rossonero – si parla di spogliatoio spaccato – ci ha pensato il capitano Davide Calabria, con un lungo post su Instagram: “Vincere o perdere, come le critiche, fanno parte di questo mondo. Le accettiamo e siamo i primi a non essere contenti e a voler cambiare le cose. Quello che non accettiamo in maniera assoluta sono le innumerevoli falsità che da qualche giorno si susseguono e coinvolgono i miei compagni e il sottoscritto.
Il nostro è un gruppo fantastico, sano e composto prima di tutto da uomini che si vogliono bene, con grandi valori morali, di rispetto e di stima reciproca. Continuiamo a rimanere concentrati sul nostro lavoro con la testa sul campo e basta con queste assurde illazioni”.