Site icon Be game star sport

Napoli, Rudi Garcia sotto esame

Fiducia a tempo per Rudi Garcia, che nelle prossime tre gare (ma potrebbero bastarne pure meno a De Laurentiis) si gioca il posto. L’ombra di Antonio Conte aleggia sulla testa del tecnico francese, che contro Verona, Union Berlino e Milan, alla ripresa della stagione dopo la pausa delle nazionali, avrà tutto da perdere o da guadagnare.
Garcia è stato a un passo dall’esonero dopo la sconfitta interna di domenica contro la Fiorentina (1-3), poi la dirigenza partenopea ha deciso di continuare con l’allenatore scelto fortemente in estate per sostituire Luciano Spalletti. Deludente, finora, il cammino degli azzurri, più che per le prestazioni offerte che per i punti messi in cascina, comunque buoni, ma di portata decisamente inferiore rispetto a quelli conquistati dalla squadra che fu di Spalletti e che dominava campionato e girone di Champions League, appena un anno fa.
Se Garcia non dovesse dare una svolta alla stagione del Napoli e non dovesse ricucire i mezzi strappi venutisi a creare con i top player Osimhen e Kvaratskhelia, verrà messo alla porta. È già pronto Antonio Conte, non preoccupa neppure l’ingente investimento che De Laurentiis si troverebbe costretto ad affrontare.
Con il decreto crescita, se il Napoli licenziasse Garcia, non pagherà al tecnico due anni di stipendio per ragioni di contratto (se scattasse entro il 30 giugno 2024), ma perderebbe i benefici sullo stipendio lordo da lui percepito: quasi 3 milioni di euro andrebbero in fumo. Stesso discorso per Conte: tra un mese scatterebbero i due anni di residenza all’estero dell’allenatore salentino, fondamentali per beneficiare del decreto crescita. Dunque, prendere Conte a novembre anziché a ottobre potrebbe far risparmiare al Napoli un bel gruzzolo.
Exit mobile version