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La Roma e le microspie in sede: cosa emerge dalle intercettazioni a carico di Gallo

ROME, ITALY - OCTOBER 22: AS Roma owner Ryan Friedkin with Italian Football Federation President Gabriele Gravina during the Serie A TIM match between AS Roma and AC Monza at Stadio Olimpico on October 22, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)

La Roma pensava di essere controllata da microspie installate a Trigoria e negli uffici del club. È quanto emerge dalle intercettazioni a carico dell’ex poliziotto Carmine Gallo, arrestato per aver violato gli archivi del Ministro dell’Interno per vendere informazioni ai privati.

I fatti risalgono al 2023, quando la famiglia Friedkin era impegnata in un riassetto societario dopo l’arrivo a Roma dell’ora ex amministratrice delegata Lina Souloukou. La Roma non è coinvolta nell’inchiesta.

La proprietà giallorossa ipotizzava una carenza nell’impianto di sicurezza e la presenza di microspie (le cimici) a Trigoria e negli uffici. In una delle intercettazioni tra Gallo e l’ex delegato alla sicurezza della Roma, Angelo Ruocco, poco dopo il 4-1 della Roma al Feyenoord, in Europa League, si sente: “Si sono accorti che questa azienda gli ha messo qualcosa nella sede”. Sarà la magistratura a fare chiarezza.

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