Champions League

Champions League, come funziona il fuorigioco semiautomatico

Fa il suo debutto in Champions League il fuorigioco semiautomatico. Dopo l’esordio in occasione della Supercoppa Europea tra Real Madrid ed Eintracht, lo strumento del SAOT sarà utilizzato anche ai prossimi Mondiali del Qatar. Di cosa si tratta? E’ un’implementazione tecnologica che aiuta gli arbitri sui fuorigioco dubbi, riducendo i tempi decisionali. Attraverso l’analisi dei dati forniti dalle immagini delle telecamere presenti nello stadio, si potranno avere i dettagli dell’azione in tempo reale a disposizione del Var e degli operatori, per definire se ci sia o meno un fuorigioco.

Questo nuovo strumento, che ha funzionato il 10 agosto, in occasione della Supercoppa Europea fra Real Madrid ed Eintracht Francoforte, punta a migliorare il corso della partita e la coerenza nelle decisioni arbitrali. In questa tecnologia l’UEFA ripone le stesse speranze della FIFA, che l’ha testata nell’ultima Coppa d’Arabia, poi al Mondiale per Club ed è pronta a utilizzarla ai Mondiali in Qatar (20 novembre-18 dicembre).

Per il bene del gioco e dell’arbitraggio, l’UEFA vuole sempre utilizzare la migliore tecnologia possibile

ha assicurato Rosetti, presidente della Commissione Arbitri dell’UEFA nonostante questa tendenza sia simboleggiata dall’introduzione del Var e non sia ancora unanime.
L’obiettivo è quello di stabilire in ogni momento la posizione dei giocatori e del pallone, andando oltre l’occhio umano, grazie a telecamere poste sotto il tetto degli stadi, in grado di tracciare fino a 29 punti di visione diversi per giocatore.

Posto al centro del pallone, un sensore invierà poi i dati alla camera di visione per determinare quando viene giocato, con una precisione umanamente irraggiungibile e consentendo di avvisare automaticamente i video-arbitri se l’attaccante è effettivamente in posizione di fuorigioco.
La decisione finale spetterà comunque all’arbitro, soprattutto perché la stessa regola del fuorigioco vieta di automatizzarne l’applicazione. Presa in considerazione la posizione dei giocatori, si valuterà se un avversario sia stato in grado di rimettere in gioco intenzionalmente il pallone.

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