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Champions League, Napoli: buona la prima per Calzona

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Buona la prima per Francesco Calzona, che ha evitato il ko in casa contro il Barcellona, pareggiando al Maradona all’esordio sulla panchina del Napoli. Non si poteva chiedere di più all’ex vice di Sarri, attualmente pure selezionatore della nazionale slovacca, dopo gli ultimi 3-4 giorni drammatici (sportivamente parlando) vissuti dagli azzurri, reduci dal secondo cambio di allenatore in questa stagione.
Il ritorno di Osimhen, a segno a un quarto d’ora dalla fine, è il sorriso più grande per il Napoli, rimasti “orfani” dell’attaccante nigeriano per due mesi, tra infortuni e Coppa d’Africa. Osimhen è tornato e ha subito messo le cose in chiaro, riprendendo un Barcellona non trascendentale, scappato via intorno all’ora di gioco con un gol di Lewandowski. La qualificazione si deciderà al ritorno, in programma il 12 marzo allo stadio Olimpico di Barcellona.
L’inizio di gara del Napoli non è stato dei migliori. I blaugrana hanno provato ad approfittare di un paio di dormite difensive con Yamal, che ha mancato il bersaglio. Ottimo Meret su Lewandowski e poi su un tiro di Gundogan dalla distanza. Pian piano i campioni d’Italia in carica hanno preso le misure all’avversario, pur senza pungere in attacco.
Nella ripresa il Barcellona ha calato il ritmo, ma è riuscito comunque a bloccare l’incontro: Pedri, fin lì in ombra, al 15’ ha servito Lewandowski, appostato sul primo palo. Il polacco non si è fatto pregare e ha portato avanti il Barcellona. Calzona ha mandato in campo Traorè e Lindstrom per avere maggiore vivacità in attacco e per innescare Osimhen, per oltre un’ora di gioco abulico e in ombra.
Il nigeriano si è svegliato al 75’, quando ha mandato in tilt Martinez e segnato sull’assist di Anguissa, arrivato davanti al portiere blaugrana. Nel finale brividi per una conclusione a fil di palo di Gundogan, che fallisce per pochi centimetri il colpo del ko che sarebbe stato immeritato per un coraggioso Napoli.
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