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Juve hai toccato il fondo. Prosegue la crisi bianconera

Massimiliano Allegri non si tocca. Lo ha deciso Andrea Agnelli, spalleggiato dall’amministratore Arrivabene dopo la scoppola presa in casa del Maccabi Haifa. La Juventus si è smarrita, è distante 10 punti dal primo posto, è quasi fuori dalla Champions League e rischia di perdere pure il treno Europa League. Un avvio di stagione disastroso, eppure la dirigenza ha confermato Allegri in panchina. L’allenatore livornese rimane saldamente ancorato al suo posto, ma ormai ha perso la bussola di una squadra in balia delle onde e delle contestazioni. Imbarazzante la prestazione offerta in Israele, la peggiore della stagione, ancora più brutta di quella vista a Monza o contro il Milan. La Juventus è in crisi nera, perde in campo e in Borsa: da giugno c’è stato un crollo di oltre il 33%. Eppure Allegri non si tocca, non fosse altro per quell’accordo firmato fino al 30 giugno 2024 a cifre altissime (8 milioni di euro a stagione). Cacciare via il tecnico significherebbe affrontare un bagno di sangue che il club bianconero, che ha registrato un passivo pesantissimo (oltre 250 milioni di rosso) nell’ultimo bilancio, non può permettersi. E così, nel nome del “sono tutti colpevoli” la Juventus rimane ostaggio di Allegri che, dal canto suo, non ha nessuna intenzione di dimettersi e sente ancora di poter dare una svolta alla stagione dei bianconeri. Intanto l’allenatore ha perso Di Maria per un grave infortunio muscolare, proprio quando l’argentino era prossimo al rientro in campionato dopo due turni di squalifica. La corsa Scudetto è ormai compromessa: il Napoli viaggia a vele spiegate, la Juventus arranca e ha vinto solo 3 volte in 9 giornate. La Champions League sta per scivolare via: servono 2 vittorie (a Lisbona contro il Benfica – con 2 gol di scarto – e in casa contro il Paris Saint Germain, ma potrebbe non bastare) per accedere al turno successivo. Un miracolo.
L’unica decisione assunta dal presidente Andrea Agnelli, che ha parlato di “vergogna” nell’immediato post gara di Haifa, e dallo staff tecnico è il ritiro fino al derby contro il Torino, con la speranza di recuperare Pogba e Chiesa in tempi rapidi, ma soprattutto orgoglio e dignità.
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