ARGENTINA-ARABIA SAUDITA 1-2
ARGENTINA (4-2-3-1): E. Martinez; Molina, Romero (14’ st L. Martinez), Otamendi, Tagliafico (26’ st Acuna); de Paul, Paredes (14’ st Fernandez); Di Maria, Messi, Gomez (14’ st Alvarez); L. Martinez. A disp.: Armani, Rulli, Correa, Dybala, Foyth, Mac Allister, Montiel, Palacios, Pezzella, Rodriguez. All.: Scaloni.
ARABIA SAUDITA (4-4-1-1): Al Owais; Abdulhamid, Tambakti, Al Boleahi, Al Shahrani (54’ st Al Burayk); Al Shehri (33’ st Al-Ghannam), Kanno, Al Malki, Al Dawsari; Al Faraj (49’ pt Al Abid; 43’ st Alamri); Al Buraikan (44’ st Haitham). A disp.: Al Rubaie, Bahebru, Madu, Otayf, N. Al Dawsari, Al Hassan, Al Najei, Al Oboud. All.: Renard.
ARBITRO: Vincic.
MARCATORI: 10’ pt rig Messi (Ar), 3’ st Al Shehri (As), 8’ st Al Dwsari (As).
NOTE: spettatori 88.012. Ammoniti: Al Malki, Al Bulhayi, Al Dawsari, Abdulhamid, Al Abid, Al Owais. Angoli: 9-2 per l’Argentina. Recupero: pt 7’, st 14’.
L’Arabia Saudita ribalta e schianta l’Argentina nella ripresa, dopo essere andata sotto per un rigore di Messi. Annullati tre gol all’Argentina nel primo tempo, ma dopo l’intervallo l’albiceleste ha cambiato ritmo, è apparsa sottotono e le poche occasioni da rete sono state annullate dall’ottimo Al Owais, portiere saudita. Messi e compagni si arrendono al termine dell’ennesima battaglia di questi primi 3 giorni di Mondiali: il recupero del primo tempo è durato 7’, quello del secondo tempo il doppio (inizialmente erano 8’ quelli concessi dall’arbitro) per un grave infortunio occorso ad Al Shahrani, costretto all’uscita in barella per un brutto colpo rimediato dal suo portiere (si teme la frattura della mandibola e del setto nasale. In totale 21 minuti di recupero, per un match durato 111 minuti.
Parte forte l’Argentina: al 2’ Messi calcia di sinistro, tiro angolato, ma al Owais ci arriva e salva. L’albiceleste attacca e al 10’ passa in vantaggio: Paredes è trattenuto in area, calcio di rigore trasformato da Messi. A questo punto l’Argentina avrebbe la possibilità di raddoppiare, ma per due volte, al 22’, al 27’ e al 35’, prima Messi e poi due volte Lautaro Martinez segnano in fuorigioco e la Var annulla. Prima del riposo conclusione alta di De Paul e cambio nell’Arabia: fuori l’infortunato Al Faraj e dentro Al Abid.
A inizio ripresa arriva subito il pareggio. L’Arabia al primo tiro in porta, con Al Shehri, pareggia l’incontro su assist di Al-Birakan, con un diagonale mancino imparabile per Emiliano Martinez. L’Argentina sbanda, sorpresa dalla furia saudita, e matura la beffa all’8’: Al Dawsaei controlla il pallone, supera un difensore argentino e di destra incrocia imparabilmente per il 2-1.
Intorno al quarto d’ora Scaloni ne cambia tre, tra cui l’impalpabile Gomez. L’Argentina potrebbe pareggiare al 18’, ma sul tiro ravvicinato di Tagliafico, Al Owais si oppone alla grande. L’albiceleste perde fiducia, Messi non punge su punizione e di testa al 39’, la difesa saudita è insuperabile per i fiacchi attaccanti argentini. Al 46’ Alamri respinge sulla linea il tiro a botta sicura di Otamendi, all’undicesimo di recupero Al Owais, in presa plastica, blocca un colpo di testa di Alvarez. Calano i titoli di coda sulla partita. Argentina battuta clamorosamente, come nel 1990 (allora fu il Camerun il carnefice), Arabia Saudita in festa.