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Lewandowski sbaglia il rigore, la Polonia non va oltre il pari

MESSICO-POLONIA 0-0

MESSICO (4-3-3): Ochoa 8; Sanchez 6, Montes 5,5, Moreno 5,5, Gallardo 6; Alvarez 6, Herrera 6 (26′ st Rodriguez 6), Chavez 5,5; Lozano 6,5, Martin 6 (26′ st Jimenez 6), Vega 6,5 (39′ st Antuna sv). Allenatore: Martino 6,5.

POLONIA (5-3-2): Szczesny 6; Zalewski 5,5 (1′ st Bielik 6), Kiwior 6, Glik 6, Bereszynski 5,5, Cash 6; Kaminski 6,5, Krychowiak 5,5, Szymanski 6; Lewandowski 4,5, Zielinski 5 (42′ st Milik sv). All.: Michniewicz 5.

ARBITRO: Beath 5,5.

NOTE: ammoniti: Moreno, Sanchez, Frankowski. Recuperi: pt 2′, st 7′

MIGLIORE: Ochoa (M)

PEGGIORE: Lewandowski (P)

Secondo pareggio consecutivo in quel di Doha, ma sopratutto un altro 0-0. Messico e Polonia impattano sul fattore X e non riescono a sfruttare al meglio la rocambolesca sconfitta dell’Argentina contro gli Emirati Arabi. Un’occasione sciupata soprattutto per gli uomini di Michniewicz, visto che al minuto 58’ Robert Lewandowski si è fatto neutralizzare il penalty dall’immortale Ochoa, giunto al quinto Mondiale della sua immensa carriera. Per la Tricolor, invece, è un punto d’oro per come si erano messe le cose e proverà a giocarsi la qualificazione nel prossimo appuntamento contro l’Albiceleste di Leo Messi nel derby sudamericano. La partita, come il match delle 14.00 tra Danimarca e Tunisia offre poco spettacolo, con entrambe le formazioni che offrono scarne trame di gioco, preoccupandosi maggiormente della fase difensiva.  L’unica occasione degna di nota della prima frazione di gioco capita sui piedi di Alexis Vega, ma il tiro dell’esterno del Guadalajara è impreciso e si spegne sul fondo. La ripresa si apre sullo stesso canovaccio dei primi quarantacinque minuti fino al 58 giro di lancette quando la Polonia ha la possibilità ghiotta di spezzare il sottile filo dell’equilibrio. La trattenuta in area di Moreno su Lewandowski porta al calcio di rigore. Ma dagli undici metri l’attaccante del Barcellona viene fermato dall’intervento di un super Ochoa, che nega alla nazionale polacca di passare in vantaggio. A questo punto la sfida scivola via lentamente fino al triplice fischio finale, accompagnata dal frastuono dei tamburi del popolo messicano.

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