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Messi, in Qatar l’ultimo mondiale

Non c’è da stupirsi se quelli in programma in Qatar il prossimo novembre saranno gli ultimi Mondiali per Leo Messi. I suoi 35 anni lasciavano aperta soltanto una speranza di vederlo ancora in campo, con la maglia dell’Argentina, nel 2026 (quando avrà 39 anni…). Ma è stato lo stesso campione, oggi in forza al Paris Saint Germain, a mettere un punto a questo argomento. “Sicuramente quello in Qatar sarà il mio ultimo Mondiale”, le parole del calciatore, intervistato da Espn Argentina. “Mi sento bene fisicamente, sono stato in grado di fare un ottimo pre-campionato quest’anno, cosa che non ho potuto fare l’anno scorso. Era fondamentale per arrivare dove sono, con un buon stato d’animo e molta speranza”, ha aggiunto il giocatore del Psg, che in nazionale fece il suo debutto nel 2007 e da allora ha raggiunto 164 presenze, vincendo con l’Albiceleste la Coppa America 2021, il punto più alto raggiunto da Leo Messi con la maglia di un’Argentina, che ora sogna di vedere il suo capitano alzare il titolo Mondiale.
Quella in Qatar sarà la sua ultima occasione per alzare il più importante trofeo per un calciatore che gli darebbe anche l’opportunità di conquistare ancora un Pallone d’Oro proprio a fronte di un  successo in Qatar. Tuttavia, la “Pulce” rivela, senza troppi giri di parole, di vivere con una certa tensione questo ultimo mese che lo separa dai Mondiali. In tanti considerano l’Argentina tra le favorite per la vittoria e Messi spiega l’ansia che vive al pensiero di giocare il prossimo Mondiale.
“Da una parte non vediamo l’ora che arrivi, dall’altro c’è la speranza che vada bene”. Messi, a differenza di ciò che pensano in tanti, è invece consapevole che l’Argentina non è tra le favorite: “Non so se siamo i grandi candidati, ma l’Argentina di per sé è sempre una candidato per la storia, per quello che significa – conclude l’argentino – Non siamo i favoriti, penso che ci siano altre squadre che sono al di sopra di noi”. Un modo per scrollarsi un pò di tensione e forse anche per evitare che un’eventuale uscita di scena dell’Argentina, prima del previsto, possa suonare come un fallimento.
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