Sarà la finalina tra Marocco e Croazia l’antipasto del match stellare tra Argentina e Francia, che assegnerà la Coppa del Mondo 2022. La sfida per il terzo posto, già giocata e vinta dai croati nell’edizione 1998, sarà la ventesima della storia dei mondiali: nessuna delle 19 precedenti partite di spareggio per il bronzo iridato si è conclusa con la lotteria dei penalty, mentre soltanto una è stata decisa ai supplementari (Francia-Belgio nel 1986). Quella dello Stadio Khalifa sarà la terza sfida della storia tra le nazionali: oltre a quella disputata nel girone eliminatorio di Qatar 2022 – terminata 0-0 – lo storico racconta anche di una sfida tesissima in occasione della semifinale della prima edizione dell’Hassan II International Football Cup, finita in parità al termine dei tempi regolamentari e poi vinta ai rigori dalla Croazia, che si aggiudicò il trofeo piegando la Repubblica Ceca. Due i giocatori a caccia di un record personale: Luka Modric, che diventerebbe il giocatore giocatore di movimento più anziano, dopo i portieri Peter Shilton e Dino Zoff, a giocare tutte e sette le gare di un’edizione dei Mondiali, e Perisic, che segnando supererebbe Davor Suker (a quota sei) nella classifica dei migliori marcatori del suo Paese nella competizione.
MAROCCO-CROAZIA, LE SCELTE DEI DUE TECNICI
MAROCCO: Per il commissario tecnico dei Leoni dell’Atlante, che nell’ultima sfida è partito con un pacchetto arretrato a cinque per poi tornare quasi subito al suo classico 4-3-3, i dubbi sono perlopiù legati alla linea difensiva a protezione di Bounou. L’indisponibilità di Aguerd, che ha saltato la semifinale, ed i problemi di Saiss che nel match contro la Francia è uscito a metà del primo tempo, dovrebbero lanciare dal 1’ la coppia centrale formata da El Yamiq e Dari, con Hakimi sul versante destro della retroguardia e Attiat-Allah in vantaggio su un acciaccato Mezraoui per il posto sul binario opposto. Qualora nell’ultima sfida della rassegna iridata non venga fatto ricorso al turn-over, per garantire minutaggio a chi ha giocato meno, il centrocampo sarà ancora diretto da Sofyan Amrabat con Amallah e Ounahi interni. In avanti, ci saranno Ziyech (che ha concluso la semifinale con qualche problema, ma dovrebbe recuperare) e Boufal in qualità di esterni offensivi a supportare En-Nesyri posizionato al centro del reparto avanzato.
CROAZIA: L’allenatore della formazione croata ha anticipato alcuni cambi nella formazione che, citando testualmente, dovrà essere rinfrescata per ovviare ad alcuni acciacchi. Il primo indiziato è Marcelo Brozovic, uscito dopo un’ora nella semifinale contro l’Argentina per un fastidio muscolare: probabile che venga fatto rifiatare ed al suo posto venga impiegato Majer, in un centrocampo che dovrebbe vedere ancora Modric e Kovacic. Nella difesa schierata davanti a Livakovic si aprono i ballottaggi: Stanisic insidia Juranovic per la fascia destra e Barisic sgomita con Sosa sul versante opposto, mentre al centro Vida (a caccia della presenza numero 100 in nazionale) e Sutalo reclamano spazio candidandosi a sostituire gli inamovibili Gvardiol e Lovren. In avanti, si va verso la conferma di Perisic, in vantaggio per una maglia dal primo minuto sui compagni di reparto: a duellare per il posto al centro del fronte avanzato sono invece Petkovic, Livaja e Kramaric sfruttabile però anche come esterno d’attacco, ruolo in cui sgomitano Orsic, Vlasic e Pasalic tutti utilizzati con continuità nelle varie gare disputate.