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Motocross, il ritorno di Cairoli

via Getty Images)

L’ITALIA DEVE DIFENDERE IL TITOLO NEL MOTOCROSS DELLE NAZIONI

Ci sono da difendere i colori della nazionale, e allora Tony Cairoli non può restare a guardare. Anche perché lui di sella non è mai sceso: il ritiro dalle scene dal mondiale di motocross non deve trarre in inganno, perché il pluricampione siciliano (9 titoli iridati in bacheca a 94 gran premi vinti in carriera, con 179 podi su 278 gare disputate) in realtà ha soltanto cambiato continente, cimentandosi nel campionato americano proprio allo scopo di farsi trovare pronto per il week-end che assegnerà una sorta di titolo mondiale a squadre. Il Motocross delle Nazioni 2022 è in programma a Red Bud, in Michigan, nel fine settimana che è alle porte, e promette di regalare spettacolo e adrenalina come ogni evento di tale portata che si rispetti. E il ricordo dolce del trionfo 2021 sulla pista di “Tazio Nuvolari” di Mantova è ancora fresco per il contingente italiano, laureatosi campione del mondo in un tripudio di bandiere e tifo da stadio, con Cairoli a trascinare il giovane Matteo Guadagnini e il più esperto Alessandro Lupino verso una favolosa vittoria attesa per ben 19 anni.

DIETRO CAIROLI TANTI GIOVANI PER GUARDARE AL FUTURO

Che sia ancora l’Italia la grande favorita per la vittoria finale nell’edizione americana è forse una tesi un po’ forzata, perché le nazioni rivali si presentano belle agguerrite, a cominciare dai padroni di casa degli Stati Uniti che un anno fa non presero parte alla competizione di Mantova (c’erano ancora problemi legati agli spostamenti, causa pandemia), ma che adesso sentono di essere i più forti grazie a piloti del calibro di Eli Tomac (campione statunitense in carica) e il giovane Chase Sexton. Da tenere d’occhio anche l’Australia, che presenta i fratelli terribili Jeff e Hunter Lawrence, mentre l’assenza dello sloveno Tim Gasjer, campione del mondo MXGP in carica, è figlia della mancata partecipazione della nazionale dei balcani. L’Italia confida molto nell’esperienza di Cairoli, che ha gareggiato diverse volte in stagione in America ma che è reduce da un infortunio alla mano destra che l’ha condizionato un po’ nelle ultime settimane di preparazione. Con ogni probabilità questa sarà l’ultima gara da professionista del fuoriclasse di Patti, e sognare di chiudere con una vittoria è il massimo a cui si possa aspirare. Il commissario tecnico Thomas Traversini lo schiererà nella gara di MXGP, optando poi per il ventenne Matteo Guadagnini nella gara Open e affidando ad Andrea Amato (classe 2003) la moto nella MX3, con Alberto Forato come riserva. Il regolamento prevede manche di prove al sabato e le gare la domenica, dove ogni pilota corre due manche: la somma dei punti viene effettuata prendendo in considerazione 5 delle 6 prove disputate da ogni nazione (la peggiore viene scartata), premiando regolarità e piazzamenti.

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