BASTIANINI BEFFA BAGNAIA E QUARTARARO RESTA A +10
Due settimane fa s’è preso una tirata d’orecchie e una lavata di capo, ma Enea Bastianini non è tipo da farsi troppi scrupoli: ad Aragon, appena ha avuto l’opportunità di infilare Pecco Bagnaia, non se l’è fatto ripetere due volte, centrando la quarta vittoria stagionale e sottraendo al futuro compagno di squadra (nel 2023 entrambi faranno parte del team ufficiale delle rosse di Borgo Panigale) 5 punti nella rincorsa mondiale su Fabio Quartararo, caduto nelle prime fasi di gara e costretto al ritiro. Alla fine Bagnaia ha fatto buon viso a cattivo gioco: con i 20 conquistati ad Aragon fanno 81 punti recuperati sul francese nelle ultime 5 gare, alla media di oltre 16 punti a week-end che di fatto lo pone ormai in scia al rivale nella lotta al titolo (distante 10 punti appena), quando al termine del campionato mancano 5 appuntamenti. Anche se il primo, quello in programma a Motegi nel prossimo fine settimana, è a forte rischio forfait a causa dell’arrivo del tifone Nanmadol.
MONDIALE APERTISSIMO E ORDINI DI SCUDERIA IN VISTA
Avrebbe potuto scrivere un’ulteriore pagina di storia, Pecco, se avesse centrato la quinta vittoria di fila. Invece s’è dovuto fermare a 4 perché stavolta Bastianini non ha sbagliato la manovra di sorpasso all’inizio dell’ultimo giro, sverniciando senza troppi pensieri il futuro compagno di squadra e poi contenendone il ritorno nell’ultimo tratto del circuito. Incredibile è il dato che vuole i due italiani terribili della MotoGP separati da appena 42 millesimi al traguardo, quando 34 furono quelli che permisero a Bagnaia di vincere a Misano due settimane fa. Un equilibrio totale al netto di due moto un po’ diverse tra loro (Bastianini corre per il team Gresini) che pure potrebbe finire per incidere parecchio nelle dinamiche di una lotta per il titolo che s’è fatta di colpo apertissima. Quartararo peraltro nella caduta al primo giro ha riportato un’abrasione piuttosto evidente sulla parte sinistra del corpo, anche se la sua presenza nei prossimi appuntamenti iridati (il 25 a Motegi, il 2 ottobre a Buriram, in Thailandia) al momento non pare in pericolo. In teoria nella bagarre c’è da considerare anche l’Aprilia di Aleix Espargaro, terza al traguardo ad Aragon e terza nel mondiale a -17 dal leader, mentre Bastianini a -48 è ancora aritmeticamente in gioco, ma con risicate possibilità di vittoria. Il Bestia però potrebbe in qualche modo condizionare la rimonta di Bagnaia, perché ogni punto da qui a fine campionato potrebbe rivelarsi decisivo. E chissà se in Ducati, dopo la ramanzina post Misano, non venga presa la decisione di imporre dei veri e propri ordini di scuderia: solo l’idea di perdere un mondiale per colpa di una moto clienti (e di un futuro pilota ufficiale) fa perdere il sonno a Borgo Panigale.