ll giorno dopo, a mente fredda, resta ancora tantissima delusione dopo l’eliminazione dell’Italia U21 dagli Europei. Spedizione che era partita con altri obiettivi e intenzioni rispetto a quello che è stato il risultato finale. Soltanto tre punti, grazie alla vittoria di rabbia contro la Svizzera, e due sconfitte. La prima quella contestata con la Francia e poi quella con la Norvegia, dove sono mancate delle componenti fondamentali ai ragazzi di Nicolato: personalità, lucidità e la concretezza sotto porta degli attaccanti.
Questo è quanto non si è visto in una partita alla portata per le qualità degli azzurri. Tantissime le occasioni da gol sciupate nella prima frazione e una disattenzione difensiva costata la rete degli scandinavi con Botehim (attaccante della Salernitana) nella ripresa. Una sconfitta che brucia e fa male proprio perché all’inizio della competizione si poteva pensare di arrivare almeno tra le prime quattro e invece, ancora una volta, si è dovuto salutare la competizione con largo anticipo. Niente Olimpiadi a Parigi nel 2024, le ultime sono arrivate nel 2004, dopo la vittoria dell’Europeo nello stesso anno prima di vedere gli azzurrini allontanarsi sempre di più dai gradini più alti del podio nei tornei seguenti.
Questo, però, potrebbe anche essere il male minore di una serata storta che resterà negli occhi e nella mente di chi pensava e sperava si potesse emulare quanto fatto dall’U20 in Argentina. Contro la Norvegia, l’Italia U21, è stata troppo brutta per essere quella vera, il materiale umano è altissimo e così quello tecnico. Per questo la sconfitta rende ancora più amara un’eliminazione inaspettata.
A gioire sono stati i francesi, primi nel girone con 9 punti, e la stessa Svizzera che, seppur perdendo contro gli azzurrini, è passata grazie al numero di gol segnati negli scontri diretti nella classifica avulsa. L’Italia, invece, dovrà raccogliere i pezzi e fare ritorno a casa con tanto di amarezza e delusione.