“Toh, chi si rivede?” Diranno i rossoneri. Brandon Soppy. La scorsa settimana, alla prima giornata di campionato, con la maglia dell’Udinese, il difensore ex Rennes ha affrontato il Milan a San Siro, giocando una gara tutto sommato buona, contenendo al meglio Leao, affacciandosi più volte nella metà campo avversaria. Una prova interessante macchiata soltanto dall’episodio del fallo in area su Calabria che ha consentito a Theo Hernandez di segnare su calcio di rigore. Oggi il 20enne francese indossa i colori nerazzurri, quelli dell’Atalanta, squadra a cui è passato soltanto nella giornata venerdì. Dunque, a distanza di una settimana, il terzino domani potrebbe incrociare di nuovo il Milan da avversario. Sicuramente fuori dal rettangolo di gioco. Sono gli scherzi del mercato ancora aperto, casi piuttosto rari ma da tenere in conto con il campionato di Serie A partito in pieno periodo di affari. Una situazione possibile per come si è verificata nel caso di Soppy, con un trasferimento a torneo già iniziato e con il calendario che, per uno scherzo del destino, mette di fronte alla stessa squadra, a distanza di poco tempo, proprio i due club protagonisti dell’affare di mercato.
Con l’Udinese il difensore aveva giocato dal primo minuto. Gasperini, suo nuovo tecnico, dovrebbe invece far partire Soppy dalla panchina nel match di domenica; non è escluso un suo impiego a gara in corso e magari la voglia di mettersi in mostra, con l’obiettivo di riscattare quell’episodio del rigore causato in favore dei rossoneri. E’ tuttavia facile immaginare che il tecnico nerazzurro abbia chiesto a Soppy, al momento del suo arrivo, qualche dettaglio in più rispetto agli avversari affrontati pochi giorni fa.
Poteva capitare qualcosa di ancora più curioso, se il calendario, domenica, per la seconda giornata, avesse messo di fronte Atalanta e Udinese, proprio dopo lo scambio di mercato relativo al francese. Nulla di impossibile se è vero che nel calcio gli affari vengono prima di ogni altra cosa.