Serie A

Atalanta, la rivincita di Malinovskyi

God’s plan. Così Ruslan Malinovskyi festeggia il gol segnato domenica sera nella gara finita 1-1 contro il Milan. Una settimana molto complicata quella del centrocampista ucraino, ormai con le valigie in mano e spinto sempre più lontano da Bergamo da Gasperini. Una piccola rivincita, ma ciò non cambia le idee del Gasp sul futuro del giocatore. A margine della partita, l’allenatore dell’Atalanta ai microfoni è rimasto fermo nelle sue posizioni. Come se si gettasse benzina sul fuoco, Gasperini ribadisce la necessità di rinforzare il reparto offensivo della Dea, e a tal uopo l’apporto di Malinovskyi ha poca rilevanza. Il mister si sente evidentemente punzecchiato dal gol del suo centrocampista, e si difende prendendo ad esempio le big del campionato:

Se si considera Malinovskyi un attaccante significa che io non ho le idee chiare. Queste sono le sue partite ma quando si giocano altri tipi di incontri, contro le squadre chiuse, abbiamo bisogno di calciatori di peso […] Non è un caso che Inter, Roma e Napoli vadano a caccia di centravanti da doppia cifra, non siamo più furbi degli altri.

Parole che lasciano ben poco spazio ad interpretazioni. Eppure, a scanso della situazione che si sta vivendo in casa Atalanta, hanno anche un senso. Malinovskyi, da centrocampista puro, è stato utilizzato anche come da attaccante da parte di Gasperini con esiti non particolarmente brillanti nello scorso campionato, ma ciò non è imputabile al giocatore che ha qualità differenti a quelle richiestegli. A prescindere da quello che sarà il suo futuro, l’ucraino ha dimostrato di saper gestire la pressione e ciò gli ha permesso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, mandando un messaggio a società e tifoseria.

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