“Se vedrò un giocatore più forte di me, smetterò. Ma ancora non l’ho visto”. Rieccolo Ibra. Spaccone, sincero, diretto. Il solito Ibra. Non importa quanto i suoi pensieri siano condivisibili o meno. Il fatto è che quando Zlatan Ibrahimovic apre bocca, non è mai per esternare banalità. Vittima del personaggio a tratti anche noioso e ripetitivo, ma allo stesso tempo unico, iconico e forse tra i più coerenti nel mondo del calcio degli ultimi 10-15 anni. Ibrahimovic sta lavorando duramente per tornare in campo il prima possibile, non c’è ancora una data ma il suo obiettivo è quello di esser pronto per gennaio. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’attaccante ha parlato di come sta procedendo il suo recupero e della sua voglia di tornare in campo più forte di prima. “Lavoro tutti i giorni per tornare. Quando tornerò? Lo vedrete, sicuramente. Quando tornerò, mi farò sentire, ci potete contare. Lo farò con violenza. Ci vuole pazienza, questa è la chiave ora”, le parole dello svedese. Riguardo alle dichiarazioni di Boban, il quale pochi giorni fa aveva dichiarato che, secondo lui, Ibra avrebbe dovuto chiudere con il calcio giocato, lo svedese risponde: “Se Boban sbaglia a dire questa cosa? Questo dipende. Se vedrò un giocatore più forte di me, smetterò. Ma ancora non l’ho visto…”. Ibrahimovic non spiazza più con le sue esternazioni, ma il suo ritorno in campo potrebbe da un lato modificare gli equilibri che il Milan sembra aver raggiunto, dall’altro potrebbe diventare tanto significativo quanto ulteriormente decisivo. “Siamo ancora più forti dello scorso anno come gruppo. Nel complesso, siamo una squadra migliore, il mercato nell’estate dopo lo scudetto ci ha rinforzato e ora abbiamo più alternative in panchina”. Dove Ibra conta di stare il meno possibile, una volta rientrato. Non sarà facile la gestione da parte di Pioli che, sicuramente, preferisce avere “problemi” del genere rispetto a un ventaglio ristretto di scelte.