I passi avanti ci sono per l’arrivo di Memphis Depay alla Juventus. Sembra ormai questione di ore: l’avvocato Ledure, che ha già curato il ritorno di Lukaku all’Inter, ha fissato l’appuntamento con il Barcellona per ottenere la lista gratuita e a quel punto dovrà ratificare il biennale da 6 milioni a stagione già impostato con i dirigenti bianconeri.
Si ragiona su un biennale in cui la Juve beneficerebbe degli effetti del Decreto Crescita. C’è da superare il nodo della plusvalenza che il Barcellona intende realizzare dopo l’acquisto dell’olandese, a parametro zero. Ostacolo superabile (così come la riduzione dell’ingaggio) rispetto anche alle volontà del calciatore di vestire una nuova maglia, quella bianconera, considerando tuttavia l’arrivo di Lewandowski e il poco feeling con Xavi. L’arrivo di Depay diventa anche urgente in un reparto che ha perso Dybala, Bernardeschi, Morata e ora si trova privo di Di Maria, fermo per infortunio.
Ma chi è l’olandese prossimo a giocare nella Juventus? Depay, 28 anni, è il secondo marcatore nella storia dei Paesi Bassi (42 reti in 80 presenze), un attaccante dal talento cristallino che avrebbe potuto brillare anche di più se non fosse stato per alcuni infortuni che lo hanno condizionato. Secondo soltanto a Klaas-Jan Huntelaar per media gol fatta registrare in nazionale con gli Orange.
Giovanissimo, entrò nell’Eindhoven. Dopo le presenze con le formazioni giovanili, iniziò a farsi notare anche all’approdo in prima squadra, segnando 50 gol e 29 assist in 123 con il Psv. Prestazioni che gli consentirono la chiamata in nazionale (ottobre 2013), e poi la partecipazione al Mondiale 2014, con Van Gaal allenatore. Lo stesso che lo volle al Manchester United, ma in Inghilterra Depay non lasciò il segno passando nel gennaio 2017 al Lione. In Francia per l’attaccante fu una rinascita: i 76 gol e 55 assist in 178 presenze. Nella scorsa stagione 12 gol in 28 presenze con i blaugrana.
CURIOSITA’: IL RAP, IL NOME SULLA MAGLIA E QUEL GOL ALLA JUVE
Nel caso in cui dovesse trasferirsi alla Juventus, sarebbe ben più di un vice-Vlahovic. Avrebbe sulla maglia il proprio nome (Memphis) e non il cognome, come reazione all’abbandono subito dal padre quando aveva solo quattro anni. Appassionato di rap, ha pubblicato diversi singoli, il più famoso è “No Love” del 2018 che vanta su Youtube 19 milioni di visualizzazioni. I tifosi della Juventus lo ricordano bene: fu suo il rigore del Lione segnato nella sfida di ritorno degli ottavi di finale della Champions 2019-20 che vanificò la doppietta di Ronaldo, eliminando i bianconeri, allora guidati da Sarri.