Serie A

Juventus, made in France. Rabiot ancora decisivo

Fortemente Rabiot. Il centrocampista è l’anima della Juventus che, con le unghie e con i denti, non senza qualche capitombolo (vedi la sconfitta con la Roma) sta provando ad agguantare la qualificazione a una coppa europea, in attesa di saperne di più su quei 15 punti di penalizzazione, che stanno costando il secondo posto in classifica.
I bianconeri hanno finito per rimettere in piedi una Sampdoria all’ultima spiaggia, capace di pareggiare i conti con un micidiale uno-due firmato Augello e Djuricic, dopo che la Juventus era scappata via con Bremer e Rabiot.
Il francese ha preso per mano i compagni, li ha riportati avanti nella ripresa e ha innescato l’azione del 4-2 di Soulé, al suo primo centro in Serie A. Un leader in scadenza di contratto, che Allegri ha blindato a gennaio e si tiene stretto in vista del ritorno di Europa League contro il Friburgo e del rush finale di campionato. Anche perché il bomber vero, Vlahovic, non segna da quasi un mese (dal 16 febbraio, in campionato dal 7 febbraio).
Ieri ha sbagliato un calcio di rigore, ha colpito due legni, ha calciato almeno altre 6-7 volte in porta, partecipando al 4-2 di Soulè. Anche tanta sfortuna per il serbo, che sta recuperando la forma perduta durante il periodo di inattività. Senza i gol di Vlahovic, con Kean squalificato e Milik, Di Maria e Chiesa ai box per infortunio, Allegri ha fatto di necessità virtù.
Mancava all’appello anche Pogba, ma la sua assenza non fa più notizia. Il francese si è fermato nuovamente per una lesione all’adduttore e rimarrà fermo circa un mese. A questo punto un suo addio in estate, stavolta per sempre, non è più un’ipotesi lontana, anche se la Juventus perderebbe i crediti del Decreto Crescita. L’alto ingaggio, 8 milioni di euro l’anno più 2 di bonus, per un calciatore che ha saltato 34 delle 37 partite stagionali, sono un fardello troppo pesante da portare e la Juventus non può permetterselo. 
Contro il Friburgo, Allegri punterà ancora su Vlahovic e attende notizie da Di Maria. Più complicato il recupero di Chiesa, mentre è sicura l’assenza di Milik. Possibile la presenza di Kean accanto al serbo, con Kostic e Cuadrado sulle corsie esterne.
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