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Napoli, Kim e l’eredità di Koulibaly

Il compito affidatogli non è semplice. Sostituire una colonna portante come Kalidou Koulibaly è un’impresa ardua per qualsiasi difensore che vada a raccogliere la sua eredità. Eppure, finora, Kim Min-jae sta riuscendo in questo obiettivo. Il sudcoreano ci ha messo poco a prendere le redini della difesa del Napoli, dimostrandosi un muro invalicabile, ciò avvantaggiato dalla sua grande forza fisica, a cui fa da contraltare ottime capacità tecniche e da saltatore. Il gol dell’1-1 di sabato sera contro la Lazio ne è un esempio, così come il poker firmato contro il Monza durante la seconda giornata di campionato.

Un gioiello tirato fuori dal ds Cristiano Giuntoli quando il destino del difensore sembrava ormai altrove. Infatti, Kim, che aveva già un accordo con gli azzurri, era vicinissimo al Rennes, poichè De Laurentiis non sembrava disposto a pagare i 19,5 milioni di euro del cartellino al Fenerbahce. Nonostante ciò, l’entourage del coreano ha convinto la dirigenza partenopea, che così è riuscita ad assicurarsene le prestazioni con un contratto di tre anni estendibile per altre due stagioni.

Un matrimonio che per ora sembra premiare Luciano Spalletti, che probabilmente ha trovato il degno sostituto di Koulibaly, il quale per quasi un decennio ha sorretto la fase difensiva del Napoli. Parole che possono sembrare premature, ma se dopo 5 giornate il Napoli è una delle migliori difese in Serie A tutto ciò lo deve a Kim.

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