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Volley, le donne pronte al bis

DAL 23 SETTEMBRE PARTE IL MONDIALE FEMMINILE

I maschi hanno indicato la via, adesso tocca alle ragazze dimostrare che nel volley c’è sempre una nazionale italiana a dettare legge. Il mondiale alle porte rappresenta il momento buono per aumentare il dominio sul globo della pallavolo azzurra: dopo il trionfo dei ragazzi di Fefè De Giorgi, tornati sul trono iridato a distanza di 24 anni dall’ultima volta, la nazionale femminile di Davide Mazzanti non vuol essere da meno, puntando deliberatamente a riportare a casa un titolo che manca da 20 anni. Ma la sensazione è che qualcosa di buono possa accadere è piuttosto diffusa: le ragazze del volley hanno vinto le ultime due competizioni alle quali hanno preso parte, cioè gli Europei 2021 (conquistati due settimane prima dei maschi: magari quest’anno la staffetta sarà a ranghi invertiti) e la Nations League dello scorso luglio. E proprio da quest’ultimo successo Mazzanti è ripartito per lanciare al sfida al resto del mondo: le 14 azzurre convocate per la rassegna che si disputerà in Olanda e Polonia dal 13 settembre al 15 ottobre sono le stesse che appena due mesi fa hanno battuto nettamente il finale il Brasile, mettendo un altro trofeo in bacheca.

EGONU, MA NON SOLO: LE AZZURRE HANNO TUTTO PER VINCERE

Parlare di gruppo collaudato, insomma, è il minimo che si possa fare. E il CT è andato sul sicuro, consapevole che in questa fase storica del volley al femminile c’è la concreta possibilità di proseguire nel solco di quanto tracciato da un anno a questa parte. L’obiettivo finale restano i Giochi Olimpici di Parigi 2024, ma il mondiale è un piatto prelibato: l’Italia tenterà di farlo suo puntando sulla forza di Paola Egonu, probabilmente il migliore opposto al mondo, tornata a fare la voce grossa nelle battute decisive dell’ultima Nations League. Con lei anche la giovane ma sempre più dirompente Elena Pietrini, altra bocca da fuoco di un attacco che può contare sull’esperienza di Caterina Bosetti e sulle mani sapienti di Alessia Orro, la palleggiatrice che in un modo o nell’altro ha cambiato il destino della nazionale azzurra dopo il flop a Tokyo 2020. Ma l’Italia sa di essere forte e completa anche nel reparto centrali, con il capitano Cristina Chirichella e Anna Danesi che rappresentano (forse) la coppia meglio assortita di tutta la competizione, cui si aggiunge il libero Monica De Gennaro, da anni ormai leader nel fondamentale. Le polemiche roventi seguite alla delusione patita ai Giochi Olimpici dell’anno passato sono lontane anni luce: una volta “spenti i social” (fu tra le critiche rivolte da Mazzanti alle giocatrici per tentare di spiegare una delle ragioni del flop olimpico) le ragazze del volley azzurro hanno cambiato marcia, e ora non vogliono porsi limiti. E soprattutto vorrebbero emulare i colleghi maschi, firmando un altro storico bis. Contro il modesto Camerun venerdì 23 settembre partirà la corsa all’oro, un po’ più lunga rispetto a quella fatta dai ragazzi di De Giorgi: chi arriverà in finale dovrà giocare 12 partite. Ma questa nazionale non ha nulla da temere.

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